Avete mai sentito vostra nonna riferirsi all’olio chiamandolo mùrga? Anche questo vocabolo purtroppo si sta andando perdendo, forse è arrivato il momento di prendersi una bella pausa, dato che è sulla bocca di tutti da più di 2700 anni! Ma andiamo con ordine.
La parola Mùrga deriva dal greco Amòrghe, che letteralmente vuol dire amaro, amarostico, dal sapore forte. Originariamente, il termine era riferito alla prima spremitura delle olive, dalla quale si otteneva un olio dal sapore molto forte, amarissimo, che pertanto veniva scartato ed utilizzato come concime, ma non mangiato. Il procedimento è lo stesso tutt’oggi! Quel liquido che potremmo definire “di scarto” è la Mùrga.
Ma attenzione, come avrete capito da noi le cose assumono sempre molti significati. A distanza di secoli, il termine ha iniziato ad indicare più genericamente i residui solidi che si creano e si accumulano sul fondo delle bottiglie di olio, ed, in epoca più recente, tutti i grumi che si formano nei liquidi, come nel vino, nell’aceto, ma anche nei succhi di frutta. Viene anche utilizzata per indicare un olio particolarmente amaro o aspro, o viene lanciata come offesa a chi produce da se l’olio (in quanto l’olio “fatto in casa ” ha un sapore più deciso e pungente).
La parole fù diffusa in tutto il meridione durante il periodo Greco, ed è tutt’ora utilizzata sopratutto in Calabria ed in Sicilia. Ma in questo caso, c’è altro da dire …
Curisità nella Curiosità:
Quando si parla di Ulivi e di Olive, si parla necessariamente di periodi lunghi, ed in questo caso “etimologico”, di millenni. Storicamente si crede che l’ulivo sia stato introdotto dai Greci, in quanto la stessa parola “Oliva” deriva dal greco “Elaia“, ma la realtà è ben diversa. In Italia esistevano già degli ulivi, e si stima che le prime piante siano nate nel Mesolitico (attualmente, gli ulivi più antichi in vita si trovano in Puglia). Non si sa come, ne per mano di chi, ma c’è una curiosità: la parola Mùrga deriva da Amòrghe, come abbiamo già detto sopra. Esiste una incredibile somiglianza tra Amòrghe, parola Greca, e Amùrca, parola Etrusca, ma la cosa eccezzionale è che si riferiscono entrambe alla stessa cosa: alla prima spremitura dell’olio!
Di recente è stato scoperto in una tomba Etrusca un sigillo Egiziano. Parliamo di periodi di tempo che si conclusero qualche centinaio di anni prima della venuta di Cristo, millenni fa. Eppure, già all’epoca, esisteva una sorta di connessione globale, non solo negli scambi, ma anche nelle lingue. Interconnessioni rimaste intatte fino ai giorni nostri, e sinceramente, è un vero peccato “doverle” distruggere oggi giorno.
PS: su una bella fetta di pane di grano caldo, una dose abbondante di olio, ed un cucchiaio abbondante di zucchero. Ed ecco che anche l’olio più amaro diventa qualcosa di sensazionale! 🙂
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