Nel corso della storia siamo stati bersagliati da centinaia di migliaia di esempi sbagliati. Esempi da non seguire, esempi che, a rigor di logica, dovrebbero averci dimostrato che sono tutto fuorché efficaci.
Siamo stati abituati (e vaccinati) a persone che, in preda all’idealismo cieco, hanno commesso errori enormi. Azioni inutili e fini a se stesse. Azioni autoaffermanti, che restano comunque poco utili alle persone.
Nel comune di Crotone, oggi (2 Marzo 2012) l’associazione politica di estrema destra Forza Nuova, assieme all’associazione Stanchi dei Soliti (il che mi dispiace non poco), hanno ben pensato di esporre lo striscione che vedete nella foto.
Vallone = Stalin
Questo gesto (che a quanto pare era proprio necessario) deriva dal fatto che era stata proposta la modifica dell’articolo 17 dello statuto comunale, che, detto in parole povere, avrebbe impedito ai cittadini di assistere ai lavori delle commissioni consiliari.
Per fortuna, è stata presa in considerazione una soluzione meno drastica, grazie alle pressioni effettuate dai comitati cittadini. Non di certo grazie allo striscione esposto.
Potremmo dire molte cose su quanto accaduto. Potremmo partire dal fatto che non difendo assolutamente questa modifica che si voleva apportare, ma che ovviamente, con una buona contestazione, certe cose si possono evitare (per quanto possibile). Forza Nuova ci ha sempre abituato alle sue sparate, e sebbene delle volte, devo ammettere, mi sono trovato perfettamente d’accordo con quanto dichiaravano, non sono mai riuscito a cogliere il senso di certe cose.
La figura di Stalin è una figura completamente diversa da quella di un sindaco assente. Ma la volontà di persistere, anche nel torto più marcio, a veicolare un messaggio politico collegato indelebilmente con il passato è troppo forte. Ci deve essere forzatamente quella virgola che delinea la diversità politica. L’arroganza di screditare gli avversari. La ruota che non ha mai portato a nulla, che continua a girare.
La cosa che rendere più triste questo avvenimento, è vedere come siano i giovani a veicolare questi vecchi cimeli di guerra. Non c’è cosa più triste di un giovane che pensa come un cavallo all’ippodromo: vede solo il traguardo da raggiungere, a discapito degli altri. Con la differenza che questa non è una competizione. Non vince chi arriva primo.
Ancor più triste è il fatto che abbia partecipato (a quanto si dice) anche l’associazione Stanchi dei Soliti, un movimento che dovrebbe essere apolitico. È giusto ribellarsi a qualcosa di sbagliato, ma non pensavo che quel gruppo di ragazzi, devoto al bene cittadino nel senso più puro del termine, potesse cadere così in basso.
Le parole hanno un peso, ed un’importanza. In questo caso, dovremmo rispolverare anche l’importanza di un cittadino a partecipare alle attività del comune (cosa che comunque non avviene, sono pochi i cittadini che partecipano regolarmente alle sedute). È una cosa ovvia, e impedire che questo avvenga è una grave offesa alla popolazione. Non so come sia potuto passare per la testa di effettuare questa modifica… tanto, se defono fotterci, lo fanno alla luce del giorno, e non ci pensano due volte.
Ci sarebbe molto da dire, ma se spremiamo il contenuto di quanto avvenuto la deduzione è semplice e concisa. Forza Nuova si può paragonare a quel quindicenne che si sente tutto lui. Che si sente importante. Che vuole fare, magari con buone intenzioni, ma fa male. Ribadisce, con questo striscione, un’immaturità che ha consolidato nel corso del tempo. Rinnova il convincimento che questi ragazzi, miei concittadini, invece di pensare ad operare per il bene della città, pensano ad operare per un loro fine personale. Forse per affermarsi, forse per dimostrare che loro “ci sanno fare”, o per dimostrare chissà cosa.
Non so in cosa ci sappia fare un gruppo di giovani che, nel pieno della loro età, pensano ad entrare nel comune, con uno striscione banale, per contestare un cosa (unica cosa sensata)… e magari pensano che sia pure una buona idea!
Lascia un commento Annulla risposta