Torniamo per un solo istante all’oramai evidente ipocrisia nella gestione dei rapporti cittadini con l’Eni, vista anche la fervente polemica dopo l’ultima conferenza dei servizi in cui sostanzialmente non si è detto nulla di nuovo.
La prossima settimana infatti – 13 maggio – è stato indetto un consiglio comunale dedicato esclusivamente sulla bonifica, e questo dopo che ieri – 6 maggio – il consiglio comunale ha ribadito la sua posizione sulla questione. Cosa ci si dirà in questo consiglio comunale è scontato, e non possiamo far altro che aspettarci un nuovo e corale “no” di tutta l’assise.
La stessa assise che però ha anche votato il finanziamento dello spettacolo pirotecnico previsto per la Festa della Madonna proprio con… i soldi dell’Eni. Nella determina 1151 di ieri, sono stati stanziati 15 mila euro per i fuochi d’artificio prelevati dal fondo “Iniziative per la promozione di attività produttive, turistiche e/o organizzazione di eventi su accordo contributi per lo sviluppo“. Fondo finanziato dall’Accordo Eni Spa del 2022.
Ora, so bene che questo fondo non nasce oggi, ed anzi sono state fatte tante cose e tante sono in corso di finanziamento, tra cui anche infrastrutture come l’allungamento della Tufolo-Farina. Bene. Ma quanto può essere credibile la posizione di chi dice “basta” ad Eni, e poi ci finanzia decine (se non centinaia) di interventi in tutta la città?
E credibile chi fa la lotta ad una multinazionale, ma poi usa i suoi soldi per pagare il cachet di associazioni ed artisti per le esibizioni natalizie ed estive? Sinceramente non credo, pur comprendendo la diversa fonte degli indennizzi e dunque la lecita spesa per come programmato.
So solo che con un “nemico” non si fanno accordi e non si scende a patti. E tutto questo frontalismo sbandierato ad ogni comunicato stampa cozza irrimediabilmente con quanto sta avvenendo attorno a noi.
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