In questi giorni si stanno leggendo, come al solito, un sacco di fesserie riguardanti presunti lavori che dovrebbero partire lungo la Strada Statale 106. A far scattare una molla nella testa di tanti politici e giornalisti locali, c’è stato il finanziamento approvato dal Cipess, sbandierato come niente poco di meno che il via libera alla costruzione di una nuova strada di collegamento tra Crotone e Catanzaro, addirittura a quattro corsie!
Falso. Ovviamente: non ci vuole di certo un genio per capire che 220 milioni di euro – che non sono mica briciole – non bastano neanche lontanamente per finanziare un’arteria stradale da circa 60 chilometri, con tratti sopraelevati e per di più a quattro corsie. Ma i politici crotonesi hanno iniziato in una compulsiva serie di messaggini su Whatsapp, tutti uguali: “il governatore Occhiuto ha mantenuto la promessa” mi scrive uno, “promessa mantenuta con il centro-destra al governo” mi scrive un altro.
La realtà però – come al solito – è ben diversa da quella che vogliono venderci i politici di professione. E per capirlo, ci basta andare a leggere il documento che è stato approvato. Dove, in merito all’ipotesi di una nuova strada differente dall’attuale SS106 leggiamo (a pagina 17): “l’opera non è ad oggi presente nella programmazione Nazionale“. Anzi, vi riporto l’intero passaggio in merito alla variante proposta.
Come noto l’ANAS, ha predisposto uno studio finalizzato alla redazione di un ”Documento di fattibilità delle alternative progettuali” centrato sulla ricerca e definizione di un itinerario di
collegamento Catanzaro – Crotone più interno dell’attuale tracciato costiero della SS106.
La realizzazione dell’opera agevolerebbe il raggiungimento di due obiettivi principali, che consistono nella creazione di un collegamento più funzionale ed efficiente fra Catanzaro e Crotone e
nell’aumentare l’accessibilità dei centri urbani dell’entroterra e quindi il relativo sviluppo socio-economico, oggi ridotto rispetto alla fascia costiera. La tratta dell’infrastruttura più prossima alla costa, prevista a 4 corsie, consentirebbe altresì di decongestionare l’attuale Jonica con particolare riferimento ad i tratti dove questa attraversa vari centri abitati. Lo studio ha esaminato varie alternative, a partire dalla ricostruzione di quella suggerita dagli Enti Locali, desunta da presentazioni al pubblico prive di elaborazioni progettuali vere e proprie. In sintesi, l’ipotesi descritta dal territorio prevede la realizzazione di una infrastruttura, presumibilmente in nuova sede, qualificata come Strada Extraurbana Principale, cat. B delle vigenti norme, dello sviluppo di circa 48 km fra lo svincolo di Simeri Crichi (terminazione del Megalotto 2 di Catanzaro) allo svincolo di Passovecchio (Crotone) con svincoli ulteriori intermedi lungo l tracciato. L’alternativa valutata come preferibile da ANAS è la 2B del costo di 1,185 mld (sezione tipo B e C1 a seconda dei tratti), caratterizzata dal miglior rapporto Benefici/Costi.
Il costo dell’intervento è pari a 1.185 M€, finanziato per 0 M€ ed il maggiore fabbisogno è pari a 1.185 M€.
Attuale livello di progettazione: Progetto di fattibilità tecnico economica (da avviare).
È abbastanza chiaro, ma vale la pena rispiegarlo: non verrà costruita nessuna nuova strada per collegare Crotone e Catanzaro, ma l’Anas seguirà quanto aveva già deciso nel 2018 (e di cui vi parlo già dal 2016). Si procederà dunque ad “ammodernare” l’attuale strada, costruendo nuovi tratti e percorsi solo dove strettamente necessario. Ci sarà dunque un’arteria stradale che si alternerà tra 4 e 2 corsie (tra categoria B e C) in base alle esigenze.
L’Anas però ha confermato (leggasi pagina 11) di voler realizzare la “Variante di Crotone dal km 241+250 (nuovo svincolo Crotone-Papanice) al km 250+500 (Svincolo Passovecchio)“, in prosieguo a quanto già realizato tra Gabella e Passovecchio. Intervento questo già finanziato. Avremo così poco meno di una ventina di chilometri di strada a quattro corsie, seguita e preceduta dalla classica strada che tutti conosciamo già.
Allo stesso tempo leggiamo però che l’Anas si impegna a valutare un progetto alternativo, dato che l’intervento in programma non gode di buona fama localmente. Quindi, in futuro, e comunque solo dopo aver ammodernato nei termini già descritti, si procederà ad un ipotetico studio di fattibilità progettuale per la nuova strada. Non oggi. Non domani. Ma tra anni. Anche perché, diciamolo chiaramente, non siamo neppure certi che entro il 2024 siano conclusi i lavori già finanziati.
Il progetto scelto, inoltre, è detto 2B. Qual’è la variante scelta, quindi? La bretella tanto supportata a livello locale o l’alternativa ipotizzata dall’Anas? Anche su questo c’è mistero: gli appartenenti al comitato per la nuova 106 non battono colpo, e pensare che erano così focosi quando si trattava di attaccare o sminuire chiunque. Cosa avranno da dire in merito a questo? Cederanno (per comodità) alla propaganda del va tutto bene o del ci fanno la strada nuova?
Attualmente, è in programma solo la realizzazione di uno svincolo stradale all’ingresso dell’attuale strada a 4 corsie in direzione nord, ed i lavori stanno procedendo. Per il resto, non c’è niente di nuovo all’orizzonte. Ma c’è sempre qualche politico che vuole farvi credere il contrario. E c’è sempre chi ci crede.
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