Questa sera in città ci doveva essere una notte bianca, ma come capirete dall’orario di pubblicazione la serata è finita piuttosto presto. Più che di notte bianca potremmo parlare di notte sbiancata: non un fallimento totale, ma sicuramente una situazione spiacevole, che ha rammaricato commercianti ed artigiani per la scarsa partecipazione.
È comunque utile annotare il vox-populi, andando oltre le semplici maldicenze e cercando di analizzare quanto successo. Perché al netto dei soliti attempati che vanno in giro a dire che non funziona niente o che è tutto uno schifo, c’è anche chi si ferma un attimo a riflettere su cosa possa non essere andato, questa sera.
Anzitutto, la prima recriminazione è sulla scelta del giorno: la vigilia dell’Immacolata. Un giorno prefestivo, appunto, dove la sera ci riunisce in famiglia – a casa o nei ristoranti – o ci si sposta. Il passeggio, concordano un po’ tutto, c’è nei giorni di festa, non prima o dopo. Ed infatti, la festa di Via Roma si è sempre svolta l’8 dicembre, e mai il giorno prima. Già solo questo, per molti, è il motivo principale del flop.
Ma c’è anche chi ribatte, dicendo che il centro è stato pieno per diverse ore. Al contrario, il problema sarebbe stato nell’eccessiva dispersione dei visitatori. Erano infatti chiuse al transito, contemporanemente, tutte le principali vie del centro, troppe per canalizzare il passeggio.
C’è anche chi contesta un’eccessiva divisione: gli ambulanti in una piazza, gli artigiani in una vita, gli artisti sparsi. E poi troppi palchi. Troppe cose contemporaneamente. Situazione che ha finito per penalizzare anche diversi commercianti, che di fatto sono stati tagliati fuori dal passeggio: come la parte alta di Via Roma, completamente deserta e “tagliata” da un palco in mezzo alla strada.
Ma non solo. Più di qualcuno da la colpa ad una partita di calcio in programma proprio questa sera. C’è chi punta il dita contro i commercianti che non hanno aderito. E c’è chi ipotizza anche una sorta di “paura da assembramento“. Insomma, le ipotesi avanzate sono tante. Ma la realtà è una sola: i cittadini hanno boicottato l’evento.
Le colpe ricadranno quasi esclusivamente sull’amministrazione, che volente o nolente sarà ritenuta artefice del fallimento. Ma aldilà delle negligenze amministrative (compresa una buona dose di approssimazione, dato che le location dove allestire si sono sapute solo nel tardo pomeriggio di oggi) bisogna anche riconoscere che i crotonesi non sono particolarmente propensi a questi eventi. Almeno quando si svolgono in città.
Se questi eventi non rappresentano più un’attrattiva, in una città dove i locali serali sono comunque sempre pieni e bisogna sgomitare per entrare (con buona pace del paventato rispetto delle norme anticontagio), forse è arrivato il momento di prenderne atto. E più di qualcuno lo ha notato: se ci fossero stati degli stand per mangiare, forse la serata sarebbe andata diversamente.
Resta comunque l’amaro in bocca per come è andata: organizzazione approssimata, incertezza fino all’ultimo minuto, ma anche scarsa preparazione delle strade (con le auto ancora parcheggiate e mai spostate o multate) con tutto ciò che ne consegue. Insomma, è stata nà serata alla crotonese, e forse non dovremmo neppure stupirci più di tanto.
Lascia un commento Annulla risposta