Ci sono degli oggetti che lasci abbandonati per tempi indefiniti, e che poi ritrovi quasi per caso. E ti fanno rivenire in mente tutta una serie di ricordi, situazioni, cose.
Alla fine, facendo di necessità virtù, mi sono deciso a vendere i vecchi videogiochi e console che conservavo come reliquie. Come spesso capita a questi oggetti tecnologici, dopo lunghi periodi di intenso utilizzo cadono rapidamente nell’oblio, superati da concorrenti e versioni più recenti.
Ecco allora che conservavo un po’ tutto, dalla Playstation 1, con tanto di giochi ancora “indicizzati” in base alla data di acquisto. Per ogni cofanetto, un ricordo: le estati al mare, le partite con i cugini, gli anni spensierati della scuola. Ma anche del tornare a casa a far niente, dei joypad portati a casa di amici per giocare in due.
Anni passati, ai quali ovviamente c’è da associare tanto altro. Alla fine mi sono fatto forza, e – a malincuore – ho messo gli annunci online. Incredibilmente, in meno di un’ora ho venduto tutto. In meno di un’ora ho barattato per qualche euro questi miei ricordi d’infanzia.
Ma non proprio tutto tutto. Ho tenuto una vecchia Memory Card della play, condivisa all’epoca con mio fratello. Lo dico senza troppi giri di parole: quando l’ho trovata mi sono commosso. Non ho avuto la forza di cederla, quasi come se fosse un prezioso cimelio di famiglia. Una di quelle cose che ti lega nonostante tutto.
Questa resta con me, a ricordarmi la mia bella collezione di una mezza dozzina di console e qualche centinaio di giochi. Il resto è andato. Già imballato ed affrancato, è tutto pronto per il viaggio: unica consolazione, andranno ad arricchire la collezione di qualche collezionista.
Sarà tutto ripreso e trattato meglio, di un futuro chiuso in un cassetto. O almeno lo spero.
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