Una dimostrazione pratica del disinteresse verso il bene comune è la classica erbaccia. A chi volete che importi, se crescono le erbacce in una via poco battuta? Nessuno ci passa, nessuno pulisce, a nessuno importa.
L’erbaccia verrà contestata solo in futuro, quando qualcuno, trovandosi a passare di li, si chiederà perché nessuno abbia mai pulito. E via alle lamentele, alla lagna social, alle vesti stracciate in nome di una normalità che non abbiamo mai vissuto.
Ma l’erbaccia è li. E cresce, sempre, spontanea come l’alba ed il tramonto. E nel momento in cui la si vede crescere, la si ignora. Quasi a non volersene prendere carico, per non interrompere quel ciclo spontaneo che la natura ci offre.
E non pensate che sia colpa del periodo, del coronavirus. È così sempre, e sempre così sarà. In un vorticoso scaricabarile, nessuno si prende la responsabilità di togliere l’erbaccia, che negli anni, come in questo caso, ha finito per colonizzare un’intera porzione di marciapiede, danneggiandolo.
È una semplice, stupida erbaccia. Ma ha creato un danno economico, cioè un marciapiede smottato, che andrebbe riportato a filo. Ma a nessuno importa dell’erbaccia proprio perché il marciapiede è poco utilizzato. Chi ci passa di li, in fondo? Perché toglierla? Tanto ricresce. E poi, seccherà con l’estate.
Nessuno ci passa, nessuno pulisce, a nessuno importa.
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