Per ottenere i documenti necessari alla pubblicazione dell’articolo sulla tombola telegrafica, ci sono voluti mesi. Eppure, per un colpo di fortuna, in questi giorni di quarantena su internet era apparso un documento che cercavo da tempo: la prova della giocata, avvenuta nel 1921. Il biglietto, compilato ma non inviato, è rimasto chiuso in chissà quale cassetto per circa un secolo, prima di essere messo in vendita online.
A questo punto, per fugare ogni dubbio (ma anche per mettere a disposizione pubblicamente un regolamento originale e, verosimilmente, utilizzato anche in altre giocate) trascriverò l’intero regolamento posto sul retro della cartella. Corsivi, grassetti e maiuscole sono così come stampati sul retro della cartella:
ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DELLA TOMBOLA.
Saranno estratti alla presenza del pubblico, 45 numeri ad uno ad uno sopra i novanta imbussolati. Quante volte nei 45 numeri non si verificassero tutte le vincite, 18 giorni dopo l’estrazione se ne estrarranno altri 10 e così di seguito.
I registri veranno distribuiti in tutto il Regno. I tronchi dei registri e quelli ancora in bianco saranno rispediti a Roma, prima dell’estrazione, per essere custoditi in apposito archivio dalla Commissione di Vigilanza. I registri che non giungessero in tempo in Roma, per qualsiasi motivo, saranno nulli, ed il giuocatore avrà solo diritto al rimborso dell’importo delle cartelle giocate, purché richiesto alla Commissione Esecutiva in Roma, Via Ara Coeli N. 3, non più tardi du quaranta giorni dall’estrazione. L’elenco dei registri e delle cartelle annulati verrà pubblicato alla Prefettura di Roma. A cura della Commissione Esecutiva, entro 5 giorni dall’estrazione, sarà data notizia ai rispettivi incaricati, dei registri che furono dichiarati nulli perché a mezzo di un avviso li rendano noti al pubblico. La Commissione di Vigilanza composta dal Prefetto di Roma o chi per esso che la presiede, di un Delegato del Ministero delle Finanze e di un membro della Commissione Esecutiva, controllerà l’archiviamento dei registri e verificherà, poi, le cartelle vincenti presentate, aggiudicando i premi relativi.
Le L. 400.000 di premi saranno divise: cinquina di L. 20.000 divise fra tutte le cartelle che avranno segnato cinque numeri, dei dieci di cui è composta la cartella entro i primi dieci numeri che verranno estratti; prima tombola L. 200.000; seconda tombola L. 40.000; terza tombola L. 20.000; quarta tombola L. 15.000; quinta tombola L. 10.000 e L. 5.000 per ognuna delle successive cinque tombole e cioè 6ª, 7ª, 8ª, 9ª e 10ª tombola. L. 50.000 divisibili in parti uguali, fra tutte le cartelle che avranno fatto tombola dopo l’estrazione del numero che determinò la decima tombola e L. 20.000, premio di consolazione, divise in parti uguali fra i possessori di cartelle che non contengano nessuno dei 45 numeri estratti.
La prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta, settima, ottava, nona e decima tombola saranno determinate dalla minore quantità di numeri in ragione di sortita, che occorreranno per rendere vincitrice la cartella, cioè che tutti i 10 numeri scritti sulla cartella siano compresi della minore quantità di numeri estratti.
Chiunque crederà di aver diritto ad uno dei premi della tombola dovrà consegnare o far pervenire in lettera raccomandata od assicurata alla Commissione Esecutiva in Roma, Via Ara Coeli N. 3, entro quindici giorni da quello dell’estrazione, la cartella relativa, scrivendo molto chiaramente il proprio nome, cognome, paternità e domicilio qui appresso.
Perderanno ogni diritto ai premi, qualunque sia la causa del ritardo, le cartelle che pervenissero alla Commissione dopo il quindicesimo (15°) giorno dalla estrazione per effetto della quale si conseguì la vincita.
I premi sono garantiti con deposito presso la Banca Commerciale, Sede di Roma. I premi di cinquina, di ripartizione e di consolazione saranno pagati dal 25° giorno dall’estrazione presso la Sede della Commissione Esecutiva in Roma, od anche con vaglia bancario oppure cartolina-vaglia. L’importo dei predetti premi che non fosse riscosso entro centottanta giorni s’intende prescritto.
I premi delle prime cinque tombole saranno invece pagati in Roma ai rispettivi vincitori o a un loro rappresentante munito di speciale procura legale, mentre l’importo delle altre cinque tombole sarà inviato a mezzo vaglia bancario. Se il vincitore o chi per esso non si presenterà a riscuotere la somma spettantegli, entro i dieci giorni successivi al venticinquesimo giorno dall’estrazione, la detta somma sarà depositata al suo nome presso la Cassa Depositi e Prestiti, mediante polizza che rimarrà custodita presso il Prefetto di Roma e le spese per la costituzione del deposito e successive sono a carico del vincitore.
Nei comuni dove vi fu la vendita delle cartelle, la sera stessa dell’estrazione, sarà inviato al Sindaco o all’incaricato il Bollettino dei numeri estratti per essere esposto al pubblico.
La Commissione Esecutiva non risponde degli errori e dei numeri duplicati che si verificassero nelle cartelle vincenti, dovento i giuocatori accertarsi personalmente della regolarità e della perfetta corrispondenza dei numeri fra la matrice e la cartella, giusta l’art. 21 del Testo unico delle leggi sul lotto.
L’estrazione avrà luogo in Roma irrevocabilmente il 30 giugno 1921 a data fissa. La località ove avrà luogo l’estrazioe sarà resa nota al pubblico a mezzo di appositi manifesti.
Il Prefetto di Roma ha l’alta vigilanza su tutte le operazioni della tombola.
Sia ben chiaro: non è detto che tutte le tombole avessero lo stesso regolamento, anzi. Specialmente nel corso del tempo le regole potrebbero aver subito delle variazioni, fino alla dismissione stessa del gioco. Ad ogni modo, è importante lasciare una prova scritta di quanto accadde.
Questi documenti verranno donati, ad emergenza finita, alla Casa della Cultura cittadina, che saprà sicuramente cosa farne. Alla prossima ricerca.
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