Dopo quattro o cinque “bozze” circolate online nei giorni scorsi, siamo arrivati finalmente alla versione finale del “contratto di governo” pensato da Movimento 5 Stelle e Lega. 58 pagine assortite di belle parole, presentate in fretta e furia questa mattina. I grillini hanno anche annunciato il voto online: si voterà oggi dalle 10:00 alle 20:00. L’annuncio è stato dato alle 10 in punto, e la mail agli iscritti è arrivata alle 10:30. Il tutto, nel bel mezzo di una giornata lavorativa. E, come se non bastasse, hanno anche detto che oggi si vota, e domenica prossima spiegheranno il contenuto del documento. Insomma, prima ci prendiamo il voto e poi ti diciamo. Sulla fiducia.
Mi sono trovato dunque a leggere questo “programma del cambiamento”. Letto tutto, cercando di essere quanto mai imparziale, e non ho potuto evitare un costante sorriso stampato sul volto. Per il semplice fatto che si tratta di 58 pagine di carta straccia. Di nulla. Di futta. 58 pagine di parole già dette, trite e ritrite, di “bei concetti”. E nulla di concreto.
Un programma palesemente di destra. Ma non quella destra moderata e, col nodo in gola, accettabile. Quella destra misera, attenta ai paroloni ed agli slogan, che punta ad uno, massimo due temi principali. E già sai che si fotterà di tutto il resto. Un “programma” dove si spendono più di due pagine per parlare di come si intende espellere e rimpatriare gli immigrati, e dove ci sono appena 8 righe per parlare del sud.
A questo punto, possono succedere solo due cose: o si andrà al governo con una terza figura, che cercherà di portare questa merda in parlamento, o succederà qualcosa di talmente grave da costringere il Presidente della Repubblica a non formare il governo. E sinceramente, spero in un “colpo di testa” di Mattarella.
Resta solo, per ora, lo sconforto più totale per il livello sociale e culturale di questo paese, che sta per mettersi nelle mani di Di Maio e di Salvini. Mala Tempora currunt, sed peiora parantur.
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