Il mese di Febbraio è passato velocemente, anche se un po’ sottotono. Nessuna grande notizia, nessuna grande svolta, e tutto appeso al solito “si vedrà”.
Ma nell’apparente immobilismo, qualcosa si è mosso. A darne notizia è La Provincia, dove un sempre attento pungiglione ha portato all’attenzione dei più che nel bel mezzo di Febbraio l’attuale giunta ha decretato l’aumento delle proprie indennità del 10%.
E’ una storia non troppo vecchia: il 30 Luglio 2015 l’amministrazione Vallone decise (delibera n. 204/2015) di ridurre le “indennità di funzione spettante al Sindaco, Vice Sindaco, Assessori ed Organi la cui indennità è collegata a quella del Sindaco“. A causa della cattiva condizione economia dell’ente, si era deciso un ulteriore ribasso del 10% rispetto alla “Legge Finanziaria 2006, Legge del 23.12.2006 n. 266“.
Di parere diverso invece la nuova giunta Pugliese, che il 13 Febbraio 2017 ha deciso (delibera n. 38/2017) che questa ulteriore riduzione era “riferita alle attività messe in atto dalla precedente Amministrazione“, una misura ciò con “carattere di temporaneità“. Di fatto, la giunta ha ripristinato le retribuzioni previste dalla Finanziaria con decorrenza “immediatamente eseguibile“.
Di quanto parliamo, in soldoni? Con la riduzione del 2015, il primo cittadino si portava a casa uno stipendio di circa 4.800€, mentre con l’aumento del 2017 questo sale a circa 5.300€. Di convesso, aumentano tutte le indennità connesse a quelle del sindaco, ossia quella del vicesindaco, degli assessori e del presidente del consiglio comunale.
Nonostante la piena legittimità del gesto, c’è da chiedersi: era opportuno? Il miglioramento economico dell’ente è ancora un miraggio ben lontano da essere realtà, e con tutti i problemi connessi (non ultimo quello riguardo la raccolta differenziata, con una partenza “immediata” nuovamente disattesa e accuse incrociate) questa delibera di giunta non pare poi così urgente.
Certo, chi lavora va pagato, e ci mancherebbe altro. Tuttavia, questa amministrazione pare incredibilmente attenta quando si tratta di fare i propri interessi (e dei propri amici e conoscenti) e fin troppo sbadata quando si tratta di tutelare e salvaguardare gli interessi dei cittadini che dovrebbe rappresentare.
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