Oggi mi sono permesso un piccolo giretto in macchina, ed ogni giro che si rispetti deve passare per Capo Colonna. Con mia grande sorpresa, scopro che si stanno svolgendo dei lavori sulla piccola stradina di accesso, precisamente all’altezza del ponticello di legno che scavalca l’antico muro di cinta sottostante.
La sorpresa è dovuta alla modalità dei lavori: si è creato un terrapieno, poco più rientrato rispetto al vecchio percorso, per consentire il passaggio temporaneo delle vetture. Al posto del vecchio ponticello di legno rialzato, si sta creando una struttura in cemeto poggiata direttamente sull’antico muro. Una scelta dubbia. Sicuramente questo passaggio è più stabile e duraturo del precedente, ma si finisce nel solito loop: non è che l’opera danneggia i resti? E in questo caso è ben lecito chiederselo, anche perché il punto dove si sta costruendo l’opera è ad alta “friabilità”: frana piuttosto velocemente.
Era davvero necessario sostituire il ponticello rialzato? Non sarebbe bastato sostituire le travi di legno con qualcosa di più resistente? In fondo si aveva la predisposizione per poter mantenere un passaggio rialzato, sarebbe bastato anche un lavoro di manutenzione più contenuto (e meno oneroso). Perché anche se l’opera è “ingabbiata” nella struttura di cemento, ed anche se il cemento non tocca direttamente il reperto (ci sono diversi strati di terra e tele), la nuova struttura del “ponte” poggia direttamente sul vecchio muro di cinta.
Per ora è una tranquilla domenica di inizio Ottobre. E’ una bella giornata, e nessuno sembra essersi accorto di quanto accade. Vedremo quanto tempo passerà.
Lascia un commento Annulla risposta