L’evento dell’anno è già arrivato, e siamo solo a Febbraio. Da circa una settimana non si parla d’altro, al bar come il palestra, con gli amici e con le amiche, con chi sta qui e con chi sta all’estero. C’è una grande euforia per l’incontro Crotone – Juventus che si terrà domani (08/02/17). Non è la prima volta che la vecchia signora viene a farci visita, ma è la prima partita disputata tra le due squadre in serie A.
In città si parla di tutto esaurito nelle strutture ricettive, anche se nel consueto giro di bar c’è chi si lamenta del suo B&B rimasto vuoto. Anche il sindaco ha lanciato un comunicato in vista della partita, e pare che domani la città sarà paralizzata: dal barista all’allenatore, dal centro per anziani agli uffici, il consiglio generale è di “non andare”, che tanto troverete chiuso.
Le strade nelle vicinanze dello stadio sono state tirate a nuovo, pulite e lucidate. E’ stato messo un po’ di ordine, e domani verrà montato anche un punto di raccolta nel piazzale stadio. Per la prima volta l’Ezio Scida registra un tutto esaurito, e c’è anche chi ha pagato 200€ e più per gli ultimi biglietti “vip”. C’è stata anche una protesta di alcuni disabili, che a quanto pare non avrebbero ottenuto uno dei pochi posti riservati (che per l’occasione, pensate un po’, sarebbero stati diminuiti). Nel complesso, i locali sono un po’ più pieni del solito, ma neanche troppo.
La soffiata è arrivata già Lunedì: quelli della Juve vanno al Best Western. Avrebbero affittato tutto l’hotel, e addirittura portato il proprio personale! Voci, come quella che parlava di un diversivo, un “bus civetta” per distrarre tutti dalla vera destinazione dei calciatori, diretti in realtà al Lido Degli Scogli. Fatto sta che già dal primo pomeriggio un bel gruppo di tifosi si era ritrovato sulla SS106, al cancello o al muretto dell’albergo che, probabilmente, non aveva mai visto così tanta gente prima di oggi.
Oggi sono passato 2 volte da li. All’andata, intorno alle 16:00, la situazione era abbastanza scorrevole, e ci ho messo poco meno di 5 minuti a “passare” l’albergo. Al ritorno, intorno alle 19:00, la strada era intasata. Oltre 30 minuti di attesa, tra auto parcheggiate ovunque e gente di ogni età che passeggiava come se fosse sul corso (con cane al guinzaglio e passeggini) a bordo strada. Da un lato è stato bello, mai avevo visto Poggio Pudano sotto questa luce. Il poliziotto che regolava il traffico parlò di circa un migliaio di persone in totale.
Ma il vero paradosso è dietro l’angolo. Non appena penso che in fondo il tifo è una bella cosa (e che sono io a non capirlo), leggo lo striscione che alcuni tifosi locali hanno appeso al cavalcavia sud: “Juventino Calabrese stai attento al Crotonese“. Come se non ci saranno dei Crotonesi che domani tiferanno Juventus. Dei veri geni, probabilmente gli stessi che hanno già dimostrato dei problemi con gli striscioni. Mi ritornano alla mente le epiche lotte raccontate dai vecchi esponenti dei nasty boys, le sassaiole e gli assalti ai bus dei rivali, il tutto nella consapevolezza che domani non succederà niente di tutto ciò.
Immagine e apparenza. Ma sopratutto, panem et circense. Alcune cose sono rimaste immutate nel corso dei millenni, e non cambieranno facilmente. E’ più facile radunare un migliaio di tifosi che un migliaio di cittadini. C’è più interesse per il pallone che non per il senso civico. Pare che funzioni solo quello.
L’esito della partità di domani pare essere scontato, ma c’è chi ci crede in una possibile vittoria dei rossoblù. I 15 minuti di gloria diventeranno 90, e poi tutto tornerà alla normalità, nell’attesa di altri avversari eccelsi come il Milan, l’Inter o la Roma. Tanto per poter dire “li abbiamo sfidati in casa”, e vaneggiare nell’inutile gloria dell’adolescente che crede di essere l’unico/il primo a fare del sesso.
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