E’ proprio vero il detto “chi non muore si rivede”. A partire da oggi, 1 Febbraio 2017, a Crotone sono tornati in servizio i poliziotti di quartiere, annunciati con una frettolosa nota sul sito della questura. Si tratterebbe di una volontà del questore Claudio Sanfilippo, e si parla di un servizio “in turnazioni regolari ed interesserà il centro cittadino, con particolare riguardo alle arterie conducenti l’area residenziale storica ed i percorsi culturali e commerciali”.
Ignoti i particolari: quanti poliziotti di quartiere avremo, a parte i primi due immortalati nelle varie foto? E sopratutto, che aree copriranno? E in che turni? Il fatto che si tratti di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è noto, ma avere degli agenti che “ciondolano” dalle 9:00 alle 19:00 sul Comune, come sappiamo, non è il massimo.
Si, come sappiamo. Perché non è la prima volta che i poliziotti di quartiere sbarcano a Crotone. La prima volta fù nel lontano Dicembre 2002, quando il progetto era agli albori e prevedeva la presenza di questi nuovi agenti in tutti i capoluoghi d’Italia. Calorosamente accolti dall’allora sindaco Pasquale Senatore, gli agenti vennero elogiati e descritti come “essenziali” per la sicurezza cittadina. Ma non durarono molto, poco più di un anno.
Il secondo tentativo avvenne poi nel Dicembre 2008, quando ci si focalizzò sull’aumento degli agenti, che addirittura coprivano già “tutta Italia”. Per la seconda volta, qualche agente si fece vedere lungo le vie centrali della città, per poi scomparire nuovamente nel nulla. Non eravamo gli unici: moltissimi capoluoghi lamentavano la stessa cosa, tanto che il servizio del poliziotto di quartiere venne definito come un grande flop, o addirittura un progetto fallito. Più le risorse spese per dotarli dell’essenziale che il servizio reso.
In totale controtendenza però, mentre nelle altre città il servizio viene gradualmente dismesso, e mentre qualcuno ipotizza di usare dei droni, a Crotone tornano i cari vecchi agenti. Da quello che si può ipotizzare, pattuglieranno solo alcune zone del centro, magari solo le vie principali (come è già stato). E sopratutto, il loro turno sarà solo durante il giorno. Non me ne vogliano gli agenti, ma c’è da chiedersi se effettivamente avranno un senso o meno.
Come sanno anche i sassi, le perlustrazioni andrebbero fatte nei quartieri a rischio, nelle zone note per essere abitate/frequentate da malviventi. Piazzare degli agenti nel centro città è solo un’operazione di immagine. Dà l’idea di sicurezza (forse), ma nulla più. Sarebbe interessante sapere su quale criterio o base è stata presa questa decisione: ce n’era davvero bisogno?
Faccio dunque gli auguri a nuovi agenti che opereranno in centro città, ma anche una previsione: anche voi, presto o tardi, sparirete nel nulla. Magari sono solo deluso dal comportamento dei vostri predecessori, e mi sbaglio. Incrociamo le dita.
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