Quando piove a Crotone, sono dolori. Lo sappiamo bene, anche perché i problemi sono praticamente quelli di sempre: le strade che si allagano, il fango dei calanchi che arriva un po’ ovunque, la luce che va e viene. E se la pioggia è un fattore per certi versi imprevedibile, le opere umane che dovrebbero contenere e veicolare l’acqua in questi casi sono prevedibilissime, anzi, le conosciamo da tempo. Il problema è che non le abbiamo mai fatte.
Ma anche questo lo sappiamo: ad ogni pioggia corrisponde quasi sempre un disagio qua e la tra i quartieri, e grazie alle numerose testate giornalistiche che abbiamo ne veniamo costantemente informati. Tuttavia, fin troppo spesso ci si dimentica di analizzare il fenomeno metereologico in se, tanto da far passare ogni evento temporalesco più o meno forte come una “colpa di chi ci governa”. E non solo da parte dei giornali.
A seguito dei disagi di questa mattina, abbiamo avuto un comunicato stampa che si poteva benissimamente evitare. E’ quello di Domenico Rigillo, segretario cittadino di Forza Nuova, arrivato già all’ora di pranzo, che nella più totale approssimazione e minimizzazione dell’evento odierno cerca di dare tutte le colpe dei disagi all’amministrazione (che di colpe, comunque, ne ha).
Tralasciando i toni “forzanovisti”, il segretario cittadino la butta li:
Questo disagio è provocato dalla mancata manutenzione del manto stradale e delle reti fognarie, più che dalla pioggia stessa.
Sarà anche vero che ad ogni pioggia chiunque sarebbe pronto a dire di non aver mai visto cadere dal cielo tanta acqua, ma i numeri non mentono. Ieri (24/11/2016) erano previsti tra i 20 e 40 mm di pioggia nell’arco di tutta la giornata, mentre ne sono caduti quasi 45 mm entro le 19:00. La stima è salita, ed entro le 24:00 di oggi (25/11/2016) cadranno complessivamente tra gli 80 e i 100 mm di pioggia. Facciamo quindi notare che il CFM registra tutto, e funziona anche bene, tanto da fornirci un bel grafico: dalle 8:00 alle 9:00 sono caduti 15 mm d’acqua. In un ora.
Giusto per ricordare, in media 100 mm d’acqua a Crotone piovono in un mese. La capacità della rete di raccolta idrica non è tale da sopportare queste quantità, e sicuramente subisce un “rallentamento” per via degli intasamenti, dovuti a foglie e rifiuti che ostruiscono le grate, ma anche al solo fango che blocca le caditoie. Ma di certo, il disagio è stato provocato in primis dalla forte pioggia, con una precipitazione fuori dal comune. Per cui, questa affermazione è decisamente sbagliata.
Passiamo quindi alla seconda considerazione di Rigillo, ossia:
A destare ulteriori preoccupazioni si vanno ad aggiungere le precarie condizioni degli argini del fiume Esaro che, privi di manutenzione da anni, fanno temere per una nuova Ceva.
Qui non si capisce a cosa ci si riferisce: agli argini in cemento in se o alla pulizia del fiume? Perché l’Esaro viene “pulito” una volta all’anno (poco), d’estate, mentre gli argini in cemento non necessitano di particolari controlli. Il preoccupante livello del fiume di oggi è stato raggiunto per le copiose precipitazioni nell’entroterra, con i paesi del marchesato che hanno subito anche 120-130 mm d’acqua nell’arco di 24 ore.
Il comunicato si conclude con un classico sproloquio politico, che poco si rispecchia nella realtà delle cose. Cosa centra la campagna elettorale del sindaco e relative promesse con il maltempo, solo Rigillo lo sa. Tuttavia, è lo stesso segretario di FN che porta l’attenzione sulla vera questione odierna:
Inoltre è ancora più grave la mala organizzazione dell’amministrazione comunale nel gestire tali eventi. Infatti, l’allerta meteo è scattata solo dalle ore 8:15 quando i numerosi studenti della città si erano già recati presso i propri istituti scolastici d’appartenenza, molti dei quali sono stati trovati allagati.
E’ qui che sta la chiave di lettura dell’evento di oggi. Come ha fatto notare anche il Meetup Amici di Beppe Grillo, l’allerta di ieri è stata sottovalutata. Questo ha prodotto una vera e propria figuraccia questa mattina, con l’ordinanza di evacuare e chiudere alcune scuole solo dopo che le lezioni erano già iniziate, e si concretizza con la scelta del fare lo stesso anche domani: il Sindaco ha infatti informato che domani le scuole saranno regolarmente aperte, nonostante la stessa allerta metereologica sia stata estesa anche alla giornata di domani.
Tralasciando il disguido scolastico, che ha comunque sortito il suo effetto nel far innervosire e preoccupare numerosi genitori, l’aspetto fondamentale è uno: quello di oggi è stato un evento straordinario, e le nostre infrastrutture non sono in grado in reggerlo. Oltre a ciò, basta vedere come su una stessa strada si trovi una corsi allagata e l’altra libera, o come numerosi marciapiedi di nuova fattura sono colmi di pozze d’acqua, mentre quelli più vecchi, per quanto più bassi, permettono di camminare “all’asciutto”. Generalmente, si semplifica il tutto parlando di “lavori fatti a cazzo”, ed in questo caso non ho parole migliori per esprimere il concetto.
Di fatto vengono fuori, oltre all’inadeguatezza delle reti idriche ed alla mancanza di lavori essenziali (come i collettori delle acque piovane, tipo quelli in Via Taras o Via Mediterraneo), anche la più totale mancanza di una qualsivoglia “pendenza” nei nuovi lavori urbani. Strade e marciapiedi vengono fatti “piatti”, finiscono per accumulare acqua e rendono impossibile anche un semplice passaggio. E questo non aiuta, perché a meno di avere un paio di stivali per andare a virdeddi, si finisce zuppi.
Il Comune, aiutato dalla neonata Congesi, dovrebbe mettersi in moto per la sola manutenzione ordinaria delle reti idriche, ma anche per il loro ampliamento e ammodernamento, per la creazione di collettori idrici laddove ce ne sia bisogno (ossia, in tutti quei posti dove la strada tocca direttamente il calanco), o quanto meno per la realizzazione di apposite caditoie per non far arrivare il fango in tutta la città.
Altrimenti, ci toccherà gridare, ancora una volta: “Piove, governo ladro!“.
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