Oggi, Martedì 18 Ottobre 2016, si sta svolgendo l’ennesima protesta di Nando Amoruso, il Rambo della 106. E’ la seconda dell’anno, e questa volta si tratta di una marcia da Cirò Marina a Crotone, per protestare per la mancata messa in sicurezza della strada, per la condizione di abbandono dell’infrastruttura e per la sua nota pericolosità.
E’ l’occasione perfetta per riprendere un po’ il discorso della SS106 o E90, anche perché ci sono degli aggiornamenti da quando ho scritto il primo post. Qualche giorno fa, parlando di un “articolo” piuttosto sconcludente, ne ho approfittato per ricontrollare la questione della strada sul sito dell’ANAS. Li infatti è possibile trovare un’intera sezione dedicata alla SS106, con i lavori in programma, quelli appaltati, quelli in fase di progettazione e così via.
Sono uscite fuori un po’ di novità, a partire dal fatto che la “variabile Crotone” ha finalmente preso corpo, e rispecchia quanto avevo pensato e scritto nello scorso post. La nuova strada infatti è stata pensata per bypassare l’attuale zona industriale, andandosi a collegare direttamente all’altezza dello svincolo per Cutro (c’è anche un video). Nell’immagine vedete la rappresentazione dell’ipotetico percorso, caratterizzato da ben 3 gallerie e ponti. Ipotetico perché siamo ancora alla fase progettuale, e da qui a quando verranno approvati in modo definitivo ci saranno numerosi cambiamenti.
Quindi, il pezzo della strada “nuova” costruito quasi un decennio fà (quello che inizia dopo Gabella e finisce al Passovecchio) verrà ulteriormente prolungato fino al bivio di Cutro. A questo punto però, guardando l’opera nel complesso, viene fuori una SS106 strana, ibrida, che presenta pochi tratti di strada nuova nel bel mezzo della strada di sempre. E la variante Crotone ne sarebbe il perfetto esempio, dato che (per ora), il progetto prevede di prolungare una strada a doppia carreggiata con una sola carreggiata a doppio senso di marcia.
Sul sito dell’ANAS infatti leggiamo:
Variante di Crotone dal km 241+250 (svincolo Crotone-Papanice) al km 250+500 (svincolo Passovecchio):
L’intervento si sviluppa interamente all’interno della provincia di Crotone per uno sviluppo complessivo di circa 8,6 km. Prevede la realizzazione di una nuova infrastruttura di cat. C1 sfruttando una delle due carreggiate progettate per il Megalotto 9 nel tratto tra lo svincolo di Crotone-Papanice e lo svincolo di Passovecchio. Lungo il tracciato dell’intervento sono previsti 3 svincoli, 4 viadotti per complessivi 815 m e 3 gallerie per complessivi 2355 m. Ad oggi è disponibile uno studio di fattibilità, che stima un costo di 250.00 M€. L’opera è inserita nel piano pluriennale 2015-19.
Una “infrastruttura di cat. C1” vuol dire una Strada Extraurbana Secondaria, ossia una strada da una sola carreggiata a doppio senso di marcia. In sostanza, una strada assolutamente identica a quella che è l’attuale SS106, se non fosse per il semplice fatto che verrebbe fatta ex-novo, e dunque nel pieno rispetto delle norme vigenti (come la larghezza della strada, che dovrà essere di 10,5 metri).
In pratica, avremo il tratto da Gabella a Passovecchio realizzato come Strada Extraurbana Principale, che sfocia nel nuovo tratto da Passovecchio a Cutro realizzato però come Strada Extraurbana Secondaria. Ma non è tutto: guardando la mappa dei lavori, noteremo che tutto il tratto che và da Sibari a Crotone rimarrà così com’è. Verranno eseguiti numerosi lavori di “manutenzione” e “messa in sicurezza”, ma di fatto, anche se si parla di variabili di percorso, per ora verrà solo adeguata la strada per farle rispettare i criteri di una C1.
A meno di non seguire il percorso “originale” della strada, la SS106 ne risulterà dunque così:
- da Taranto fino a Sibari (130 km) sarà di Cat. B1;
- da Sibari a Gabella (103 km) sarà di Cat. C1;
- da Gabella a Passovecchio (5 km) sarà Cat. B1;
- da Passovecchio a Cropani Marina (52 km) sarà Cat. C1;
- da Cropani Marina a Roccelletta di Borgia (19 km) sarà Cat. B1;
- da Roccelletta di Borgia a Roccella Jonica (56 km) sarà Cat. C1;
- da Roccella Jonica a Locri (26 km) sarà Cat. B1;
- da Locri a Palizzi Marina (49 km) sarà Cat. C1;
- da Palizzi Marina a Bova Marina (7 km) sarà Cat. B1;
- da Bova Marina a Reggio Calabria (42 km) sarà Cat. C1;
Grossomodo, ben 302 km di strada in Cat. C1 e 187 km in Cat. B1. Una differenza di non poco conto, dato che conferma il lentissimo avanzamento dei lavori. Certo, la strada verrà ammodernata e messa in sicurezza, con nuovi guard rail, nuova segnaletica, nuova illuminazione e con l’allargamento (seppur minimo) della carreggiata. Meglio di niente, e sopratutto meglio della situazione attuale. Ma, di fatto, si creerà un’infrastruttura atipica. Velocità di percorrenza che cambiano ogni tot di chilometri, carreggiate che si allargano e si restringono lungo tutto il tragitto, impossibilità (in alcuni punti) di eseguire un vero ammodernamento (si pensi ai tratti che passano dentro i paesi).
Insomma, non è proprio il massimo. Nè a livello progettuale, nè realmente parlando. Concentrandoci un attimo sulla variabile di Crotone: con questi criteri, ha senso costruire una nuova strada di circa 9 km che prevede 3 gallerie e 4 ponti (ed una spesa stimata di 250 milioni, destinata a crescere), anziché “ammodernare” il tratto già esistente? In fondo, l’attuale tratto è di 11 km, e si può tranquillamente ammodernare senza costruire un nuovo tratto, ad una sola carreggiata, per recuperare poco meno di 2 km.
Ancora non c’è nulla di certo, ma è molto probabile che il progetto rimanga invariato nonostante il suo palese controsenso: una nuova arteria all’interno, ed un nuovo svincolo, sono i primi passi per la creazione di nuove sacche edilizie. In più programmi elettorali, località Vela è sempre stata indicata come il luogo dove sorgerà il nuovo polo ospedaliero di Crotone. Costruzioni, appalti, vicino a luoghi che stanno per essere bonificati. Un bell’affare.
Ma andiamo cauti: entro il 2019 quest’opera (forse) verrà finanziata. Da qui alla costruzione, come dice mio Padre, beato chi campa per vederla.
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