Quando si sfoglia il CrotoneOK seduti al bar, una delle prime pagine che si consultano è quella relativa ai quartieri. Certe volte viene anche prima dello sport. Sfogliando l’edizione di oggi, è possibile vedere un riquadro dedicato alla piccola rotatoria di Via Spiaggia delle Forche, poco al di sotto di Piazzale Nettuno, che si immette in Via Claudio Crea. Ci sarete passati tutti almeno una volta, e avrete notato anche voi quello strano piedistallo che si erge al centro della piccola rotatoria.
La redazione di CrotoneOK, giustamente, invita ad usare l’immaginazione: cos’è? Perchè è li? A cosa serve? E che sono quei “tubi” nella terra? In realtà, c’è una risposta a tutte queste domande.
Il piedistallo viene costruito nel 2011, in contemporanea con l’inizio dei lavori per la creazione della Galleria Nettuno. Prima di allora, al centro della piccola rotatoria c’era un lampione (eggià). Il piedistallo è stato pensato per ospitare la statua di Claudio Crea, valoroso soldato melissese, al quale è stata dedicata una strada: gli accordi per posare la statua, che è pronta ed è custodita nella cappella di famiglia nel Cimitero di Crotone, sono stati presi ben 5 anni fa (nel 2011, appunto). Perché la statua non è stata posata? In questo caso, serve davvero una buona dose di immaginazione mischiata ad una non indifferente mole di scartoffie e carte (è possibile che i ritardi nei lavori e nei pagamenti abbiamo fatto slittare l’opera di messa in dimora, o che non ci siano proprio i permessi).
E quei tubi? Beh, li l’immaginazione centra poco: erano delle “aiuole urbane”, piccole aree verdi recuperate con materiali di scarto. Non è infrequente vedere, nelle grandi città, piccola aiuole con copertoni colorati, tubi o barili ripieni di fiori. Vanno forte, e sono un modo economico e carino per recuperare alcune zone poco curate e con poca disponibilità economica.
Verosimilmente, la posa della statua non avverrà neanche quest’anno. Il neosindaco Pugliese aveva annunciato che dopo il bilancio consuntivo del 2015 si sarebbero affrettati a creare il preventivo del 2016, ma ad oggi non ne sappiamo più nulla. La vicenda è tornata alla ribalta nei primi mesi di quest’anno, con la famiglia che chiede risposte dopo silenzi e rinvii. La Galleria Nettuno è pronta nel frattempo, nonostante i ritardi e le polemiche, e come al solito si mette in secondo piano il lato storico e artistico della nostra città. Quello che dovremmo valorizzare.
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