Cerchiamo di farci un quadro chiaro della situazione, a distanza di pochi mesi dalle prossime elezioni amministrative che daranno alla città di Crotone un nuovo sindaco dopo ben 10 anni. Un quadro chiaro dopo le ultime vicende che stanno colpendo direttamente il primo cittadino, dalla perdita di ben 9 posizioni rispetto allo scorso anno nella Classifica della Qualità della Vita del Sole 24 Ore (anche se nel complesso il dato è un’altro), al raggiungimento dell’ultimo posto come gradimento del sindaco, che per anni ha invece mantenuto il podio.
Peppino Vallone viene eletto nel lontano 2006, precisamente il 28 Maggio. Andò a votare il 77,21% della popolazione, e ricevette il 77,74% delle preferenze. Venne riconfermato poi con le elezioni del 2011, al ballottaggio. Si votò infatti due volte, la prima il 15 Maggio, la seconda il 29. Al primo turno prese il 35,67%, non sufficente per passare direttamente sul suo principale avversario, Dorina Bianchi. Al secondo turno invece prese il 59,41%, e si potè riconfermare nuovamente sindaco della città. Con il suo mandato di ben 10 anni, è di fatto il sindaco più longevo nella storia della città. Dopo due mandati, non si potrà più ricandidare, e quindi ci si prepara ad avere una nuova rinascita, così come sembrava nel 2006.
La popolarità di Peppino, nonostante tutto, era già calata nel 2011, quando si dovette scontrare con Dorina Bianchi, nota Senatrice non molto ben vista in città per via di dicerie e pettegolezzi, e con il non più rampante ma amatissimo Pasquale Senatore, che si era comunque candidato con tanto di elmetto tedesco della WWII. Nonostante tutto, Vallone ce la fece, e riuscì ad assicurarsi un governo tutto sommato stabile per entrambi i suoi mandati.
A partire dall’ultimo anno la figura di Vallone è sempre più presa di mira, non solo dall’opposizione ma anche dai cittadini e dalla stampa locale. Il 2015 è stato l’anno degli “scandali”, dovuti principalmente alla storia di gettonopoli, ma anche alla questione di Capo Colonna, alle quali poi vanno sommate tutte le storie di “ordinaria amministrazione”. Ormai, la collettività sembra stufa del primo cittadino, tanto da accusarlo (spesso ingiustamente) di ogni singola cosa. C’è bisogno di cambiare.
E dunque… a chi tocca?
La città di Crotone si prepara alle prossime elezioni amministrative (che saranno verosimilmente a metá Giugno) senza un vero candidato di punta. Non solo l’ala destra, ma anche quella sinistra, nonostante le ritrovate alleanze, è stata in grado di partorire un volto da imporre sulla scena. In un certo senso, questo può voler dire che a ricoprire il ruolo di primo cittadino sarà probabilmente un vecchio volto della politica locale, attivo o meno. Non solo pochi nomi, ma anche poco movimento, sopratutto se si prendono ad esempio le amministrative del 2011, dove ci furono ben 28 liste e 9 candidati a sindaco (l’anno ricordato perché un po’ tutti si erano candidati). Da qui a Maggio ne passa di acqua sotto i ponti, ma l’aria è ancora carica di pigrizia invernale. Magari, dopo carnevale, si inizierà a sentire la primavera.
L’ala sinistra della politica locale è indubbiamente la più attiva. Non parliamo solo del PD, ma anche di innumerevoli gruppi e movimenti di centro-sinistra. Anzi, parliamo principalmente di questi piccoli gruppi, dato che il PD è arrivato, anche lui, incredibilmente sprovvisto di nomi. Si, c’e Arturo Crugliano Pantisano, ma le sue possibilità di essere eletto a primo cittadino sono andate via via scemando col passare del tempo. Da chè eravamo certi che si sarebbe candidato, attualmente non siamo più certi di nulla. Per il nome del candidato del PD dovremo aspettare almeno il prossimo Marzo, quando ci saranno le primarie e verrà scelto un nome.
I movimenti, invece, hanno dato esempio dell’operosità che questi dovrebbero avere. Alcuni movimenti, ovviamente. In fondo sono stati loro i principali protagonisti dell’anno passato, nonostante si continui ad accusarli di essere manovrati e comandati “da altri”. L’esempio è Flora Sculco: attivissima sin dopo le Europee, principale promotrice del Patto per Crotone da includere nel Masterplan per il Mezzogiorno, nonchè spronatrice per il salvataggio dell’aeroporto. Obiettivamente, sembrerebbe una candidata perfetta. Ma è pur sempre la figlia di Enzo Sculco, famigerato personaggio della politica locale che da anni assecuta i discorsi politici alle tavole dei Crotonesi. Per anni il PD ed I Demokratici (il movimento di Sculco) sono stati nemici, ma a quanto pare quest’anno le alleanze sembrerebbero ritrovate.
Sembra possibile uno schieramento con il PD anche da parte di diversi altri movimenti. Ci sarebbero infatti Calabria in Rete, Araba Fenice, Movimento 139, CdU e Popolari per Crotone. Movimenti, di cui la maggior parte di area centrista, che fino al 13 Novembre scorso non avevano molto da spartirsi, finché non decisero di unirsi sotto un’unica coalizione, nota come “Chicco di Grano” (dal nome del locale dove si sono riuniti). La necessità si è palesata agli occhi di Emilio de Masi, leader del Movimento 139 e nome da non sottovalutare visto il suo passato politico, che per hanni ha collaborato con l’amministrazione comunale fino alla rottura della scorsa estate, di cui vi parlai qualche tempo fa. Questi movimenti potrebbero presentarsi in modo indipendente alle prossime elezioni, oppure schierarsi con l’alleato di governo, anche se questo fosse il PD. A tal proposito, il movimento Possibile (la corrente di Civati) si è tirato fuori dal patto, in quanto non è disposto ad allearsi con l’attuale governo. Filly Pollinzi, portavoce del coordinamento Crotonese, si è già detta disposta a candidarsi nell’eventualità.
A proposito di movimenti, una menzione speciale và al Movimento 5 Stelle. Non sembra vi siano molte possibilità di una sua riuscita alle prossime elezioni comunali. Anzi, le prospettive, ora come ora, non sono delle migliori. Attualmente, solo a Crotone esistono ben 3 coordinamenti del M5S: Cittadini a 5 Stelle, Amici di Beppe Grillo e 5 Stelle Crotone. Ben 3 coordinamenti quando ne basterebbe/servirebbe uno solo. Ma si sa come va a finire. Ne parlavo proprio qualche giorno fa, ma è bene ricordarlo: le spaccature interne non sono gestite affatto bene, e si finisce col frammentarsi inutilmente. Questo potrebbe voler dire che potremmo avere ben 3 candidati a sindaco per il M5S, solo perché la lista di Tizio ha litigato con quella di Caio, e quella di Caio ha rotto con quella di Sempronio, che ha sua volta non può vedere quella di Tizio. Insomma, un circolo vizioso che andrà a danneggiare inutilmente il movimento, e disperderà, senza alcun senso, i voti indirizzati ai grillini, indebolendoli. Speriamo che siano loro a svegliarsi, almeno per una volta.
Manca qualcosa però. Manca la destra, quell’ala politica che è sempre stata presente e non presente nel nostro territorio. Pasquale Senatore fù l’unico sindaco cittadino di un partito di destra, dal 1946. Vallone lo batte di un solo anno, dato che il suo mandato ne durò 9 di anni. Fù l’unico, e probabilmente manterrà il primato anche per queste elezioni. Non sembra esserci infatti alcuna attività o proposta seria, attualmente. Dorina Bianchi, che attualmente sembra stabile nel Nuovo Centro Destra di Alfano, si è subito tirata fuori dalla corsa a primo cittadino, ma ha presentato il progetto Crotone 2020, con il quale vuole provare a mettere in comunicazione tutte le persone che lavorano per il bene della città, e stabilire degli obiettivi da raggiungere entro quella data. Ne sembrano affascinati i principali movimenti di opposizione, che tuttavia non sembrano interessati all’amministrazione cittadina.
Chi può sostituirla? Il Crotonese ha ipotizzato una Lobby di Hera, che vanta nomi di non poco conto, come quello di Antonella Stasi, Antonella Rizzo, Donatella Romeo e Maria Bruni. Nomi che magari ai più non dicono nulla, ma che rappresentano figure attive e di un certo peso nella scena locale. Solo supposizioni, certo, ma ancora nessuna smentita. Sempre Il Crotonese aveva ipotizzato la candidatura di Ottavio Tesoriere, questa volta azzeccandoci. E’ di fatto il primo candidato ufficiale, ed il suo intento è quello di riunire una buona parte della “squadra” che lavorò sotto Senatore, al fine di riproporre alla città una grande esperienza. Volendo dargli altri minuti di notorietà, c’è anche Forza Nuova, che già dall’estate scorsa ha annunciato la sua lista, dal nome quantomeno originale: “Prima i Crotonesi“. Non ha un candidato a sindaco, ma pare sicura di presentarsi. Noi, dal canto nostro, siamo sicuri delle sue percentuali.
Chi altri? Probabilmente nessuno. Andrea Arcuri, con il suo Stanchi dei Soliti, ha già annunciato che non intende presentarsi alle prossime elezioni. Altre liste civiche, movimenti o candidati, attualmente, non ci sono. Quindi, cosa dobbiamo aspettarci? Molto probabilmente, dovremo aspettarci un sindaco di centro-sinistra. Molto dipenderà dalle mosse del PD nei prossimi mesi, ma anche dal comportamento dei vari movimenti, che attualmente tengono il principale partito sotto scacco, e potrebbero anche imporsi con un loro candidato. Molto probabile sarà un’alleanza di governo, piuttosto che un eventuale ballottaggio. Staremo a vedere se potremo puntare su nomi forti, come il de Masi o lo/la Sculco, oppure se arriveremo all’ultimo con l’effetto sorpresa. Intanto, avremo il solito circo la fuori, e potremo abituarci ai volti dei diversi aspiranti.
In tutto ciò, una piccola cosa positiva: per votare dovrò tornare a casa, almeno per qualche giorno. 😎
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