Quando si parla di tecnologie, bisogna sempre considerare che queste funzioneranno correttamente, limitando errori e malfunzionamenti, solo con il passare del tempo. Non è realistico sperare che una nuova tecnologia funzioni perfettamente subito, al momento del lancio. C’è bisogno di fare gavetta, di perfezionarsi relazionandosi con gli utenti, ma sopratutto, una volta raggiunto uno status considerevole, bisogna saperselo tenere.
Certo, essere dei colossi conosciuti in tutto il mondo può facilitare la nostra “camminata verso il successo“, ci da la possibilità di aumentare i servizi, di soddisfare una più ampia fetta di utenti… A patto che si lavori bene.
Google Maps, da sempre considerato unico vero esempio di cartografia digitale (almeno qui in Italia, dove gli altri servizi sono sconosciuti), a cui tutti fanno riferimento prima di un viaggio anziché prendere il vecchio stradario, si sta riempiendo di errori. Dopo la pesantezza che da qualche tempo caratterizza il servizio web, ora si aggiungono (per ora solo in determinate zone) dei palesi e gravi errori di battitura. Oltre a zone, strade e quartieri che non esistono!
L’immagine sopra è solo un esempio. A Crotone non esiste il quartiere Tuvolo. Esiste Tufolo. E si trova a qualche chilometro di distanza da dove è segnato sulla mappa. Non si trova vicino a Farina IV, che tra l’altro è un quartiere che non esiste nemmeno.
Al contempo, il servizio mappe di Bing si rende sempre migliore. Dopo un gradito aggiornamento delle mappe all’anno corrente, il servizio web si presenta molto più veloce e accurato del suo rivale, strappando molti utenti a Big G.
Ma a cosa può essere dovuto questo calo di qualità? A nuove tecnologie sperimentali? A degli operatori che non sono molto competenti? O forse è solo dovuto al fatto che qualcosa è impostata male? Per ora questo è un mistero. Nonostante le numerose richieste fatte a Google, ancora non ho ricevuto risposte.
Google è sicuramente una grande realtà, e la provincia di Crotone è ben lontana dalle attenzioni del settore tecnologico. Questo però non giustifica una carenza di qualità in un servizio leader, che, come dice la parola stessa, dovrebbe sempre garantire delle prestazioni non indifferenti.
Vedremo mai risolti gli errori in Google Maps? Il Comune smetterà di essere segnato alla Casa Rossa? Solo il tempo ce lo dirà.
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