Complimenti alle due eccellenze Crotonesi che si fregiano anche quest’anno della Bandiera Blu: Torre Melissa e Cirò Marina (che prende la bandiera per il 10 anno consecutivo!). Alla Calabria sono state assegnate solo 3 bandiere, e 2 rientrano nel Crotonese (una va a Roccella Jonica, nel Reggino). Che dire, un ottimo risultato per noi, anche se dal sapore molto aspro: Possibile che sulla costa tirrenica non ci sia neppure una spiaggia decente? Non credo proprio.
Ma il discorso che sto per iniziare è un altro. Tra bellezze naturali, paesaggistiche e turistiche, tra navi da crociera che sbarcano in città e accordi importanti presi con compagnie aeree, tutti si dimenticano della merda che ci hanno messo nel piatto. Ci si perde spesso e volentieri in questi piccoli riconoscimenti dal valore inesistente, e tutti sono contenti di ricevere medaglie di latta. Di contraccolpo, si toglie lo sguardo dalla notizia importante: A Crotone città escono, giorno dopo giorno, sempre più arterie stradali inquinate da rifiuti radioattivi e tossici.
Ma cosa centra con le bandiere blu di Cirò e Melissa?? Eh, apparentemente nulla. Ma anche che non c’è nulla da festeggiare, dato che viviamo tutti una situazione simile. Dato che tutto il mare del Crotonese (tutto il mare, veramente) è inquinato irrimediabilmente dalle scorie gettate in mare con non curanza. E che si è scoperto che, probabilmente, è stata contaminata da piombo, polonio 210, arsenico, manganese, cadmio, selenio e solfati una falda acquifera.
Insomma, una vittoria di Pirro. Se il mare del Crotonese è così pesantemente inquinato, ha un vero significato questa bandiera blu? La risposta è ovviamente no, ma tamponare i problemi è sempre comodo.
Ma torniamo a noi. In data 14 Maggio 2013 è stato reso noto l’esito del carotaggio lungo la strada consortile (Via Miscello da Ripe e Via Molo Porto Nuovo). Il tratto di strada che va dall’ingresso nord di Crotone ed arriva fino all’ex deposito dei carburanti del porto) risulterebbe pesantemente inquinato da tutti quei simpatici metalli citati sopra. I più pericolosi (sia in termini di effetti nocivi sia in termini di quantità presenti) sono il piombo e il polonio 210. Ma non vi pensate, sono tutti pericolosi, e sono tutti abbondantemente presenti oltre i limiti massimi tollerabili. Già nel 2009, il tratto di strada venne posto sotto sequestro.
Poca roba, direte voi. Tutta Crotone è stata rifatta con le scorie e gli scarti industriali, Questura e Scuole comprese, grazie a dei simpatici personaggi. Eppure qui la situazione sembrerebbe “leggermente” più grave. La strada passa sopra ad una falda acquifera, che sarebbe stata pesantemente contaminata dalla serie di metalli pesanti già citati sopra. La contaminazione della falda acquifera è una cosa fottutamente seria, dato che poi di quell’acqua se ne nutre la terra, e di conseguenza le piante, e di conseguenza gli animali (uomini compresi).
Oltre alla falda, è stato contaminato in modo più diretto il mare, o per lo meno la costa strettamente connessa al tratto di strada, che rientra nella zona portuale. Non essendo l’unico tratto inquinato, e avendo consapevolezza che l’acqua non sta immobile, è ridicolo pensare o affermare che il problema si limita alla zona del porto, come qualcuno ha osato dire.
Non è una cosa da poco, ma forse non serve neppure tutto questo stupore. Parlandone in giro, la risposta tipica è: “E allora? Mo lo sai?”. Una consapevolezza inesistente di un problema enorme, che ci affligge direttamente, in prima persona. E mo lo sai?
Se le nostre città ed il nostro circondario sarà una zona turistica, spetta a noi deciderlo. Una bandiera blu può portare alla tua spiaggia quei famosi 15 minuti di gloria, ma la tua spiaggia sarà sempre li, con i soliti noti a farsi il bagno. L’ipotetico turista va e viene, chi vive in un paese o in una città ci rimane per tutta la vita.
Prima di pensare di essere felici per una bandiera blu, pensiamo a stabilizzare la situazione di merda attuale. La bandiera blu non toglierà cancri e malattie a chi li contrae. Le priorità sono altre. E complimenti ai vincitori!
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