Tra le tante notizie interessanti di oggi, quella che mi ha colpito di più è questa: il cantante neomelodico Niko Pandetta è stato assolto dall’accusa di guida senza patente, pur essendo stato fermato alla guida di un’auto senza aver mai conseguito il titolo. I fatti risalirebbero al 2019, quando l’uomo è stato fermato alla guida di un’auto di lusso per le strade di Rende.
Molti giornali hanno fatto sostanzialmente un copia-incolla del comunicato diffuso (verosimilmente) dai legali difensori, nel quale si legge che “la violazione amministrativa deve essere definitivamente accertata e non meramente contestata, e solo quest’ultima circostanza era presente nel capo di imputazione. L’onere della prova ricade sul pubblico ministero e non sull’imputato“.
Tradotto: sebbene questo signore sia stato fermato dalle forze dell’ordine e sanzionato (per ben due volte in un solo anno) per il medesimo reato, i rapporti di Polizia da soli non bastano a provare nulla, in un’aula di tribunale. Al punto che gli stessi verbali sono definiti “insufficienti” nel provare la penale responsabilità dell’imputato.
Una sentenza ridicola, sulla quale sapremo di più al momento della pubblicazione delle motivazioni tra due mesi.
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