Tra poco arriverà a Crotone la Humanity 1, imbarcazione dell’ong tedesca Sos Humanity inizialmente diretta a Bari. Con già accaduto qualche mese fa, il maltempo ha costretto il natante a cambiare rotta permettendo così uno sbarco anticipato per i 77 migranti a bordo.
Cosa succederà alla nave, invece? Probabilmente verrà sottoposta a fermo amministrativo, come già accaduto alla Open Arms e come accade oramai sempre, dopo ogni singolo sbarco per conto in una ong. È l’altra faccia del cosiddetto Decreto Cutro, che permette di paventare una qualsiasi irregolarità per bloccare le navi nei porti d’attracco.
Apro una parentesi: qualche giorno fa la Ocean Vikings si è vista dare ragione, ed il suo fermo amministrativo è stato annullato. Un precedente che servirà sicuramente per smantellare questo decreto ridicolo, ma è ancora troppo presto.
Ad ogni modo, tornando a noi, è interessante quanto dichiarato proprio dall’ong tedesca (che tuttavia sarebbe intervenuta in acque libiche, andando dunque oltre le sue competenze), che ha documentato come la cosiddetta Guardia Costiera libica stesse sparando a vista sulle imbarcazioni soccorse.
Come possiamo dunque parlare di una violazione ed imporre il fermo, in una tale circostanza? E sopratutto, come possiamo tollerare un episodio documentato (l’ennesimo) di violenza del genere? Davvero c’è qualcuno che crede che, in questi casi, bisogna allontanarsi e non intervenire? E quella l’autorità da rispettare?
Ovviamente no, e credo che anche questo episodio (lo ripeto, l’ennesimo) sarà un precedente per fare aprire definitivamente gli occhi quanto meno sulle “forze armate” libiche. Un corpo militare che l’Italia finanzia. Per sparare.
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