Questa mattina si è svolta l’inaugurazione del cantiere che darà il via ai lavori di costruzione del nuovo liceo dedicato a Gian Vincenzo Gravina, evento – per come detto dalle parti istituzionali – atteso da “oltre sessant’anni“. Di questo dato non ho contezza nè memoria, anche perché l’unico altro progetto noto è di 10 anni fa, presentato nel febbraio del 2014.
Sorvolando sulla curiosa tempistica, il progetto approvato (nuovamente) dalla Provincia di Crotone è esattamente lo stesso. Possiamo infatti vedere noi stessi come sia stata appaltata una prima gara – per un investimento complessivo di 2 milioni di euro – grazie ai fondi del Next Generation Eu.
Il nodo, dunque, era tutto sui fondi. Chi doveva pagarlo questo nuovo istituto scolastico? Inizialmente, almeno nelle intenzioni, proprio la Provincia di Crotone. Poi le cose sono andate come sono andate, ed i soldi avrebbe voluto metterceli la Regione Calabria. Mentre oggi il progetto è stato inserito nella lista del Pnrr, quindi si farà grazie all’Unione Europea.
Si farà, ma entro quando? Non ci sono infatti tempistiche certe per la fine dei lavori, anche perché l’area è parzialmente interessata da rilievi archeologici e, paradossalmente, sarà anche oggetto di interventi per l’Antica Kroton. Due cantieri in uno, in pratica.
Ad ogni modo, è la seconda inaugurazione del cantiere alla quale assisto, ricordando perfettamente quando negli anni passati si recintò l’area dell’ex saponificio (struttura che non sarà demolita, anche se ancora non se ne conosce la destinazione d’uso) annunciando l’avvio imminente dei lavori. La speranza è che il copione non si ripeta come al tempo.
Anche perchè il nuovo plesso scolastico è un atto dovuto, sopratutto nei confronti di chi ci lavora e chi ci studia.
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