Questa sera ho svolto un lungo “colloquio” con un tizio che mi aveva chiamato qualche giorno fa. All’inizio il discorso era incentrato su qualche opportunità di collaborazione, e ci lasciammo con un appuntamento su Zoom per una videochiamata. Durata poi quasi due ore.
Beh che dire, per farla breve ci sono cascato. Nel senso che sembrava davvero un discorso lavorativo (anche di quelle cose che ti fai spiegare ed ascolti giusto per conoscenza) ma in realtà era tutta una trastùla per farmi cambiare fornitore elettrico.
Ci sono infatti degli operatori – che non cito giusto per non fargli pubblicità, ma che potete tranquillamente cercare online – che cercano di accalappiarsi nuovi clienti promettendo delle scontistiche progressive sulla bolletta fino ad un ipotetico azzeramento della stessa. Un sogno per molti, ma già di per sè poco credibile.
Come si ottengono gli sconti? Ma è chiaro: facendo sottoscrivere contratti anche ai propri conoscenti. Succede così che un mio ex collega di lavoro consegna tutta la sua rubrica ad un commerciale, che non fa altro che chiamare i numeri in sequenza, nell’attesa che qualcuno lo assecondi.
Le motivazioni fornite sono le solite. Tanto la bolletta la paghi comunque. Tanto uno o l’altro il prezzo è quello. Tanto devi solo girarmi i numeri della tua rubrica. Eh no. Non ti giro un cazzo di niente. Non ti faccio rompere i coglioni alla gente sotto il mio nome. Troppo facile così.
A parte la scorrettezza della pratica (è tutto legale eh, anche se non si fornisce alcuna autorizzazione al contatto di tipo commerciale), noto come sempre più commerciali – o piramidali come in questo caso – siano letteralmente disperati. Al punto da impegnare quasi due ore di tempo solo per intontirti e sperare di portarsi a casa la loro percentuale.
Non è il primo caso che mi capita, e non sarà l’ultimo. Ma da me non avrete nient’altro che un rifiuto.
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