Con oggi finisce il mio periodo di lavoro nella grande distribuzione organizzata. Un anno fatto di tanti piccoli e grandi sacrifici, di cui ho già parlato e che è inutile ripetere. E devo dire che mi sento molto sollevato dal fatto di poter togliere la sveglia alle 4 del mattino.
C’è però una parte di me in apprensione, per quel costante senso di disagio nel sapere di tornare a non far nulla. Che poi far nulla non è, visto che comunque si lavora sempre con il giornale e che qualcos’altro uscirà.
Tuttavia, l’idea di non avere più grandi impegni durante la giornata mi mette un po’ di ansia. Anche perché abituarsi ai ritmi frenetici di un supermercato ti porta poi a fare tutto con una certa fretta. Fretta che ora non serve più, dato che da domani non dovrò più recarmi a lavoro.
Non mi resta che mettermi l’anima in pace e seguire il corso della stagione. Finita l’estate, con l’arrivo di settembre, tutto si rallenta. Si affievolisce. E non vedo alternative, almeno per ora.
Quando arriverà un nuovo lavoro? Vedremo. Terremo il contro. Quest’ultimo era arrivato dopo oltre 2 anni di attesa..
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