Questo pomeriggio mi è capitato di guidare nel bel mezzo di una tormente di neve, che mi ha accompagnato per buona parte del tratto più alto della Statale 107 (grossomodo da Sculca a Fago del Soldato). Un maltempo inaspettato, anche se leggo di numerosi disagi e persino di alcuni dispersi proprio qui in Sila.
Pur considerandomi un guidatore esperto (chi non si considera tale?) raramente mi è capitato di guidare sulla neve o durante una nevicata. Siamo marinòti e la montagna non ci appartiene, e dunque l’inverno rappresenta più un’insidia da evitare che altro. Men che meno, mi era mai capitato di guidare durante una tormenta di neve, che è stata per di più abbastanza forte.
In sostanza si passa da un bianco luminoso ed accecante – nel quale non si riesce a distinguere quasi nulla, e capisci perché ci si perde facilmente – ad un grigio piombo che assomiglia ad un fitta nebbia. Il rumore del vento sovrasta ogni pensiero, e più procedi lentamente più l’auto scivola e sbanda. Una bella rogna.
Per fortuna davanti si era formata una lenta carovana di mezzi, che oltre a procedere con cautela ha lasciato evidenti segni sulla strada. Menomale! Se non avessi avuto nessuno davanti, probabilmente mi sarei confuso anche io: specialmente nei tratti dove ogni segnale, ogni guard-rail ed ogni muretto era sommerso dalla neve.
Sorprendentemente, le temperature non erano poi così basse (-2° a circa 1.300 metri d’altezza) e procedevano anche autobus, furgoni e camioncini. Una sola auto ho visto passare con le catene, forse perché uscita da strade particolarmente “sommerse”. Più di qualcuno, purtroppo, ha azzardato sorpassi anche in una situazione del genere.
La neve sarà anche bella da vedere, ma è meglio lasciarla dov’è. Dov’è giusto che sia, e dove noi siamo (come al solito) di troppo.
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