Nei giorni scorsi mi era sfuggita una notizia che, evidentemente, non ha avuto molto seguito. Secondo indiscrezioni, sarebbe in programma la creazione di un nuovo collegamento aereo breve: un collegamento tra Cotronei e Sibari.
L’idea sarebbe venuta in mente al proprietario di un noto villaggio turistco, con il fine di incentivare il turismo e garantire un volo breve che porti dal bel mare della costa sibarita al fresco dela Sila. Il volo – che si svolgerebbe in elicottero, a quanto pare – avrebbe una durata di poco più di 10 minuti.
Sul perché si sia scelto propri Sibari rispetto alle tante altre località costiere presenti nel crotonese non è dato sapere. Non per una questione di campanilismo, per carità, ma la logica delle scelte appare fumosa. Anche perché esistono realtà turistiche molto più affollate, sopratutto nel catanzarese.
Ma a parte questo ragionamento, la domanda di fondo è un’altra. Ma perché? Ma perché propagandare un servizio già offerto ai clienti del villaggio come “collegamento diretto”? Perché parlare a sproposito di “turismo” con quello che è a tutti gli effetti un vezzo di chi non è disposto a farsi un paio d’ore d’auto? Perché dare risalto a quella che è uno spot?
Perché è veramente singolare che, mentre nel resto del mondo aumentano le critiche verso i comportamenti dannosi per l’ambiente – con i vip accusati di commettere “crimini climatici” per i loro spostamenti in jet di pochi minuti – in Calabria si parli di questa trovata come qualcosa di sensazionale.
Ma vabbè, a ben vedere chi ha pubblicato la “notizia”…
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