Oggi ho deciso di dedicare la mattinata alla profilazione su inpa, e perché no, provare qualche concorso. Cercare lavoro è un lavoro a tempo pieno, e qui a Crotone, di lavoro, ce n’è sempre meno. L’unica alternativa sembra essere, inesorabilmente, l’emigrazione verso lidi migliori. Vedremo.
Ad ogni modo, non è questo il punto del post. Volevo soffermarmi su due cose: anzitutto, sul fatto che il portale inpa è sostanzialmente un inutile elenco di concorsi. Dico inutile perché dopo quattro ore (quattro ore!) impiegate a compilare ogni campo nel modo più accurato possibile, il sito rimanda ad altre piattaforme dove… bisogna nuovamente compilare i propri dati. Il curriculum inserito su inPA non è trasferito automaticamente al portale Step One.
Come se non bastasse, quest’ultimo portale non permette nessun tipo di pagamento digitale. O per meglio dire: sono presenti le belle voci che ti illudono di poter pagare con carta, ma se ci clicchi sopra escono solo errori “imprevisti”. Alla fine per proseguire bisogna necessariamente scegliere il bollettino precompilato, da pagare esclusivamente in uno dei centri elencati, pena l’esclusione (ed il mancato rimborso).
Non vi nego che oggi, dopo una giornata, mi sono chiesto chi me l’ha fatto fare di perdere il mio tempo così. Non bastasse che si tratta di concorsi a tempo determinato ed al minimo salariale, non c’è nessun incentivo e nessuna agevolazione. Al contrario: si perde anche una considerevole quantità di tempo. Figurarsi chi è meno pratico con il computer…
Dunque mi chiedo: è questa la “semplificazione” a cui ambisce l’Italia? Diversi siti satellite che non fanno altro che rimbalzarsi l’un l’altro, senza alcuna utilità o comodità? L’impossibilità di pagare tramite un modulo digitale, nel 2022?
Tant’è…
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