Ricordo, diversi anni fa, quando e come aprì il Farmer Market di Crotone. Era molto disordinato, affollato, sporco. E sopratutto, ricordo che non era un farmer market nel senso stretto del termine. Era l’equivalente dei mercati rionali, fatto però la domenica. C’è una differenza sostanziale tra un farmer market ed un mercato ortofrutticolo. Nel primo si suppone di trovare solo prodotti locali, del territorio, e sopratutto di stagione. Nel secondo invece trovi un po’ di tutto, in qualsiasi periodo.
I mercati cittadini sono diventati oramai l’equivalente di un reparto ortofrutticolo del supermercato. A fronte di qualche commerciante che vende prodotti locali, la stragrande maggioranza dei bancarelli vende prodotti acquistati all’ingrosso. E per capirlo, basta farsi un giro alla piazze in queste fredde giornate: troverete pomodori, manghi, papaye ed anche meloncini di pane. Tipico di stagione!
Ecco, il farmer market all’inizio era così. Era un po’ di tutto ammucchiato ed ammassato, con la scusa di pubblicizzare l’agricoltura e le produzioni locali. Oggi invece, a distanza di molto tempo, l’ho trovato molto meglio organizzato, ma sopratutto l’ho trovato più genuino. Che ci possa essere qualche imbroglione non lo metto in dubbio. Ma tutte le verdure e le frutte esposte erano davvero di stagione. Alcune erano troppo perfette, forse: ma questa è la mia intramontabile malafede.
Sorvoliamo. I bancarelli erano ben separati ed organizzati, i prodotti ben esposti anche se mancavano indicazioni precise su cosa fossero. Non un problema per un’occhio esperto, ed alla peggio si chiede. I prezzi, incredibilmente, erano perfettamente nella media: mi aspettavo costi maggiori, mentre ho speso la solita cifra. Giusta, onesta ed incontestabile.
Insomma, il farmer market cittadino sta funzionando meglio. Adesso devono lavorare solo un po’ di più sulla loro immagine (e sulla loro pubblicità) per attrarre la clientela che si meritano.
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