Era da un po’ di tempo che non tornavo ad occuparmi dei fatti della città, ma sinceramente il quadro politico è desolante: non tanto per il rimpasto e per i commenti (oramai monopolio dei soliti vavazzùni, cinquantenni indignati incapaci di qualsivoglia comprensione) ma anche per la qualità stessa del dibattito. L’ente, in altre parole, o ci fà o ci è: un po’ come nel caso della presa in giro sui documenti pubblicati qualche giorno fa.
In questi giorni mi sono dedicato alle carte in merito al progetto dell’Antica Kroton, dopo l’incontro avvenuto qualche giorno fa in Regione. In soldoni, Occhiuto ha dato il suo placet alla rimodulazione del progetto presentato dall’amministrazione Voce, i cui interventi – consultabili qui – prevedono spese per tutti e 60 i milioni del budget. Inclusa ad esempio la bonifica dal tenorm del castello (di cui nessuno, fino ad oggi, si è voluto fare carico nonostante le belle parole) che quindi avverà utilizzando fondi che dovrebbero essere destinati all’archeologia.
Ma tant’è: a Crotone siamo abituati a veder buttare via finanziamenti. C’è però un mistero, che è anche un potenziale problema, che riguarda la realizzazione di una pista ciclabile. Secondo la linea di intervento 1.3.2. il Comune vuole realizzare un’arteria di “mobilità lenta” che segua il percorso della Strada Provinciale 49. Già qui siamo di fronte ad un terribile problema futuro: quello sulle competenze, con Comune e Provincia che si rimbalzeranno ogni intervento.
Come se non bastasse, però, la realizzazione di questa fantomatica pista ciclabile (con annessere piazzole di sosta che a questo punto sarebbero a strapiombo, non essendoci alcun lembo di terra da utilizzare se non riducendo ulteriormente i calanchi) è un progetto che il Comune di Crotone ha presentato due volte per l’ammissione al finanziamento: la prima tramite Antica Kroton, e l’altra tramite i Contratti Istituzionali di Sviluppo. In entrambi i casi infatti troviamo l’idea progettuale, al momento oscura e nebulosa.
Anche perché, una volta sbloccati i fondi, si procederà ad una valutazione tecnica e dunque nulla è ancora certo. Si tratta di una proposta progettuale, per la quale potremmo spendere dei soldi in consulenze e progetti (vizietto ben noto e diffuso dalle nostre parti) e rimanere poi senza niente in mano.
Resta però un dilemma: come ha potuto il Comune di Crotone presentare ben richieste di finanziamento per un singolo progetto? È una cosa che si può fare? Ma sopratutto, è necessario richiedere due distinti fondi per una pista ciclabile?
Mistero. Cose che solo al Comune di Crotone siamo abituati a vedere.
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