L’avevano detto e l’hanno fatto: il Comune di Crotone ha deciso di istituire un albo comunale per baby-sitter. L’ente si farà carico di offrire alle famiglie interessate delle figure professionali adeguatamente formate, e chi vorrà iscriversi dovrà frequentare un corso di formazione, gratuito e riconosciuto a livello regionale.
Un bizantinismo inutile, ma che evidentemente tiene banco. La richiesta di baby-sitter a Crotone non è mai stata tale da rendere necessario addirittura un albo, e lo stesso Comune infatti afferma di voler creare una specie di short-list di appena 25 persone. Una sorta di ammissione, seppur celata, che la richiesta di questi servizi è estremamente bassa.
Ma tant’è, e l’amministrazione ha deciso di procedere lo stesso. Tale corso “sarà tenuto da un ente formatore esterno, che si è offerto di svolgerlo senza costi pe il Comune di Crotone e per discenti“, e sarà da vedere quale ente sia stato così caritatevole. Bisognerà però aspettare ancora un po’, dato che fino al 25 ottobre le domande sono ancora aperte.
L’idea è nobile, e per certi versi interessante. Alcuni aspetti del corso di formazione riguardano la sicurezza, il primo soccorso. Cose di cui non sempre si è a conoscenza. Ma tolto questo, sembra più un’iniziativa politica che utile. Qualcosa da fare a prescindere. Creare un’albo che probabilmente rimarrà morto ammazzato li.
Lo stesso Comune infatti mette le mani avanti: non è detto che tale iniziativa serva a trovare lavoro. Daltronde, anche alla commissione pari opportunità sanno bene che la richiesta di una baby-sitter in una realtà come la nostra è estremamente rara. I figli spesso sono affidati ai familiari, anche per mera diffidenza (spesso ingiustificata) di estranei.
Riuscirà questo albo a cambiare le cose? Chi vivrà vedrà. Certo, continua a delinearsi un’amministrazione capace di perseguire obiettivi inutili ma – evidentemente – con una forte valenza interna. Chi mai avrà mostrato queste esigenze in campagna elettorale, resta un mistero.
Lascia un commento Annulla risposta