Fatemelo dire subito: che pena. Che pena, che pena, che pena! Non ci può essere altra affermazione per descrivere quanto accaduto in consiglio comunale.
Da una parte, abbiamo la destra, anzi, la Lega… un partito cittadino che presenta un’inutile mozione contro una legge nazionale. Di per se, fa già pena così.
Perché con tutti i problemi che ci sono a Crotone, ultimo in ordine di arrivo il disagio ed i danni causati dal maltempo, la Lega di Crotone pensa a fare politica nazionale, allineandosi alle direttive calate dall’alto.
Lo spessore politico e culturale dei leghisti locali è cosa nota. Non c’è da stupirsi: a loro basta vincere il contentino. Dimostrare di essere riusciti a spuntarla.
Ed oggi l’hanno spuntata. E, cosa ancor più grave, con la complicità della maggioranza.
Perchè l’odg contro la legge Zan è passato con 12 voti, pescati proprio dagli scranni della “coalizione civica” rappresentata da Voce.
Particolarmente penoso il sostegno dimostrato da Fabrizio Meo, che ha perorato la causa per dimostrare il suo peso in consiglio. Un fatto grave mosso da un soggetto subdolo, che tuttavia è stato invitato a nozze dallo stesso Voce, che ad oggi ha avuto sempe la sua stessa maggioranza contro.
E per finire, la ciliegina sulla torta: l’amministrazione cade nella trappola del suo nemico. Del suo avversario.
Nessuno si capacita del fatto che è un giochetto fatto apposta. Voce non vota contro, si astiene, su consiglio (sbagliato) di chissà chi.
Ed il pasticcio è fatto. Chi governa dimostra di non conoscere le regole del palazzo, ricevendo una bella lezione niente poco di meno che da Cerrelli e dalla Lega. Una pagina di storia tristissima e di una pena infinita.
Ora, la mozione della Lega è a norma, e passerà. Ciò non vuol dire che il Comune la debba per forza recepire ed applicare.
Di fatto, impegnerebbe l’ente ad esprimere il suo dissenso nei confronti di una legge nazionale. Il che è ridicolo, perché in realtà esprime il dissenso della Lega, non del Comune nè tanto meno dei crotonesi.
Il che pone un altro aspetto su cui riflettere: la Lega ha preso un migliaio di preferenze, come può pretendere di far parlare un’amministrazione per tutti?
Misteri, che però trovano applicazione non tanto in storture legali ma nelle disattenzioni e nelle malignità del “popolo” che governa.
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