Manca ancora qualche giorno alla chiusura ufficiale delle candidature e per la presentazione delle liste, ma oramai i giochi sembrano fatti. Il 22 agosto infatti sapremo con certezza i candidati a sindaco e gli aspiranti consiglieri comunali, nonostante sia ben delineato il gioco dei vari partiti, al netto delle litigate e dei pettegolezzi.
Diciamo subito che, allo stato attuale, non abbiamo battuto il record del 2016: all’epoca si candidarono 9 aspiranti sindaci e 764 aspiranti consiglieri, suddivisi in 25 liste.
Quest’anno invece, si presenteranno almeno 5 aspiranti sindaco – che inizialmente erano 8 (anche se online più di 14 soggetti avevano affermato di “scendere in campo”), ma in tre, come saprete hanno rinunciato poco dopo l’annuncio per motivi che ora non ci interessano – e sebbene il numero degli aspiranti consiglieri sia ancora ignoto (solo il M5S ha presentato la sua lista) sappiamo già che le liste, complessivamente, sono sempre 25. Avremo dunque un numero molto simile di aspiranti consiglieri, se non superiore.
Una piccola armata che ben raffigura la differenza tra elezioni regionali e cittadine: chi si aspetta di replicare un determinato risultato potrebbe sbagliarsi di grosso, viste le influenze (nel bene e nel male) di tanti soggetti e di tante famiglie.
Non ci resta che aspettare il 22 agosto per vedere sciolta ogni riserva, e porre fine ai pettegolezzi ed ai rumors di queste ore. Anche perché, ad oggi, la candidatura di Grillo sembra in bilico tra PD e corsa autonoma, e questo potrebbe cambiare il numero di pretendenti in corsa.
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