Sta facendo molto discutere (giustamente) un articolo pubblicato ieri sera da CN24TV, dove viene pronosticato un “netto vantaggio” della coalizione di centro-destra alle prossime elezioni amministrative. L’articolo è privo di fonti e di firma, e riporta genericamente di aver recuperato i dati “da varie società di sondaggi elettorali“.
In periodo elettorale, si sà, è valido tutto. Ma togliamoci subito il dente senza troppi giri di parole: a Crotone (e più generalmente in Calabria, salvo rarissime occasioni) non vengono effettuati sondaggi elettorali per le elezioni amministrative. È una cosa di cui mi lamentavo già nel 2016, quando un po’ tutti i quotidiani avevano preso a fare i sondaggi sui social o sui loro siti spacciandoli per dati realistici.
Nessuna società riconosciuta ha elaborato e/o pubblicato sondaggi riferiti alle amministrative cittadine, almeno fino ad oggi. Ed, allo stesso tempo, nell’articolo incriminato non sta scritto da nessuna parte che quelle percentuali sono frutto di un sondaggio elettorale. L’articolista ha scritto, volutamente ed in modo velato, che si tratta di un’interpretazione basata sulle intenzioni di voto espresse alle regionali.
Insomma, quello che poteva essere un articolo dove si paventava una percentuale – irrealistica, tra l’altro – basata sulle percentuali dei singoli partiti raffrontate tra livello locale e nazionale è diventato un “sondaggio elettorale”, che è una cosa molto diversa: il sondaggio interroga direttamente un certo numero di persone, chiedendogli esplicitamente per chi voterà, mentre l’ipotesi o intenzione di voto è un lavoro fatto “a distanza”, prendendo semplicemente dei numeri e sommandoli tra loro (spesso in base a come fa comodo).
Quello che avete letto, per concludere, non è nulla di concreto. È fuffa. È l’ipotesi realizzata ad arte da chi ha scritto quel comunicato, tanto serio e concreto da non presentare neppure una firma, un riferimento, una fonte. È, anche questo, un classico tentativo di propaganda, rappresentato dal quel classico quanto stantio comunicato roboante dove si proclamano cifre e numeri improbabili col fine di intimidire l’avversario o chissà cos’altro.
Perchè è questo, il livello dei politici crotonesi: scrivono ancora fesserie su comanda.
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