Finalmente è iniziato questo 2019, un po’ sottotono con una città praticamente sfornita di “botti”. Mai, fino ad oggi, avevo assistito ad un capodanno così vuoto. n pieno centro, decine di abitazioni completamente chiuse: non anziani stanchi, ma “famiglie mancanti”, emigrate. Pochissime macchine che sfrecciano per raggiungere i locali, pochissimi “botti” nonostante i feriti. L’anno inizia sottotono.
E sarà per una mia cara paranoia, ma ho l’impressione che ogni anno sarà peggio, e non meglio. Questo secolo, come quello precedente, non credo ci porterà nulla di buono. E l’anno inizia con le peggiori promesse: non tanto un governo pessimo con idee pessime (checché se ne dica), ma una popolazione imbastardita. Questo fa paura.
Sarà un anno dove nessuno si prenderà le proprie responsabilità. Dove nessuno avrà il coraggio di dire “ho sbagliato”. Dove nessuno riuscirà a smacchiarsi l’onta delle miriadi di messaggi sui social dove dice tutto ed il contrario di tutto.
Sarà un anno pesante, dove assisteremo a centinaia e centinaia (visto il passo) di sceneggiate napoletane. Sarà un anno “all’italiana”. Sarà un anno pessimo.
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