Il forte boato avvertito ieri mattina un po’ in tutto il crotonese ha allarmato moltissimi concittadini. Inizialmente si sono diffusi i soliti timori, cioè quelli di un’esplosione, di “una bomba”, o di uno scoppio accidentale, tant’è che i Vigili del Fuoco sono stati allertati da diverse chiamate e si sono ritrovati ad intervenire in situazioni di ordinaria quotidianità.
Oggi sappiamo per certo che il forte rumore è stato causato dal volo di un Eurofighter Tycoon appartenente al 36° stormo, che ha rotto il muro del suono mentre era in volo sulle nostre teste per un’esercitazione militare. In realtà il dettaglio era noto già nel pomeriggio di ieri, ma il comunicato ufficiale dell’aeronautica è arrivato solo questa mattina.
Nel frattempo, la fantasia dei crotonesi si è messa in moto, e sui social hanno iniziato a circolare decine e decine di messaggi e post contenenti le più svariate tesi complottistiche. Nonostante il comunicato ufficiale c’è ancora chi sostiene che si tratti di “una copertura” per nascondere chissà cosa, mentre la maggior parte dei post scritti ieri sono stati rimossi o cancellati.
Al primo posto delle tesi complottistiche sul boato di ieri, troviamo la diffusissima ipotesi del terremoto. Non so bene il perché, ma un po’ tutti hanno spontaneamente iniziato a scrivere di una scossa di terremoto avvenuta proprio poco prima, associando l’ipotetico evento al forte rumore udito.
Però, per fortuna, non c’è stato alcun terremoto. Dopo pochi minuti ha iniziato a circolare una vecchia bufala che ci portiamo dietro dal 2014, quando una scossa di terremoto ci fù davvero. Da allora, ogni anno lo screenshot di quella notizia è stato ciclicamente riproposto almeno tre o quattro volte, ed è sorprendentemente ripreso ancora oggi.
L’hanno condiviso un po’ tutti ieri, compresi politici e politicanti, ma anche “affermati” presidenti di associazioni, illustri concittadini e giornalisti sempre sul pezzo… Oggi, quasi tutti i messaggi sono stati cancellati. Sono rimasti invece i post di decine e decine di cittadini e conterranei, dove giuravano di aver visto e sentito tremare tutto. Che effetti, la suggestione!
Allo stesso modo, si è parlato di un’esercitazione con i sottomarini, che avrebbero addirittura sparato qualche colpo in mare aperto. La cosa curiosa, a tal proposito, è che a discutere dei sottomarini fossero persone di Petilia Policastro e dell’interland: insomma, non proprio persone che vivono vicino al mare.
Come se non bastassero già tutte queste fantasiose ricostruzioni, c’è stato anche chi ha ipotizzato il crollo di un palazzo, di un ponte, dello sprofondamento della strada, e, non so come, c’è anche chi ha scritto di un tsunami… insomma, di tutto e di più in quello che è stato un pomeriggio passato a condividere calcoli, storie, leggende e fesserie.
Non è la prima volta che un caccia dell’Esercito rompe il muro del suono nel crotonese. Negli ultimi anni è accaduto almeno un paio di volte, ed in tutti i casi i commentatori si sono scatenati. Questa “frequenza” è dovuta alla presenza di due importanti basi militari, in Puglia ed in Sicilia, che generano un discreto traffico aereo sopra le nostre teste. Nulla di preoccupante, dato che per la maggior parte dei casi non ci accorgiamo di niente.
Fortunatamente c’è anche chi ci ha scherzato su, tra chi chiamava in causa piloti di UFO troppo veloci e invasioni aliene al Comune di Crotone, e le diverse pagine satiriche locali hanno avuto modo di strapparci qualche risata. Tuttavia, non fa per niente ridere questa dietrologia dilagante sempre più affermata nella popolazione locale, ed è un sintomo preoccupante riscontrabile sempre più frequentemente anche dalle nostre parti.
Insomma: il pettegolezzo dalle nostre parti è quasi una forma d’arte, ma l’opposizione spudorata ad un dato di fatto va ben oltre il giustificabile.
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