Un rapido appunto, quest’oggi, sul fatto che l’amministrazione comunale di Crotone sta ripetutamente minacciando di querela la chiunque. La cosa sarebbe comica, se non fosse per il fatto che ci si spinge anche a minacciare azioni legali verso gli stessi consiglieri comunali (d’opposizione, ovviamente) che di fatto fanno parte della medesima amministrazione, ma anche verso altri giornalisti.
Il casus belli è, manco a dirlo, l’evento di capodanno nel teatro Apollo, per il quale – a quanto pare – vi sarebbe stato un parere negativo allo svolgimento da parte della commissione incaricata dal Comune. L’evento però poi si è fatto comunque, ed il Comune ha cercato di sminuire o smentire la questione, appigliandosi ad alcuni errori messi nero su bianco tanto dai consiglieri comunali che dal giornalista (reo di aver scritto che il primo cittadino avrebbe firmato una Scia…).
Di per sè si tratta di un argomento di poco conto, che pare però sia arrivato niente poco di meno che nelle mani del nuovo Procuratore. O meglio, sulla sua scrivania: si insedierà a giorni. Perchè in sostanza l’ente avrebbe autorizzato ugualmente lo svolgimento di un evento pubblico senza tener conto dei rischi per la sicurezza evidenziati dalla stessa commissione interpellata, e che, la sera dell’evento, ha portato alla rimozione delle transenne poste all’esterno del cinema-teatro.
La domanda sorge spontanea: ma il Comune non dovrebbe chiarire la vicenda? Ed anche in caso di dover ammettere il fattaccio, cosa comporterebbe? Niente. Al massimo una sanzione amministrativa, la stessa che si applica ai locali che non rispettano i criteri di sicurezza per le loro “serate danzanti”. Ed invece l’amministrazione fa due cose: da una parte fa scrivere a quasi tutti i consiglieri di maggioranza una nota a difesa dell’operato dell’amministrazione, dall’altra minaccia di agire per vie legali al fine di tutelare la propria immagine.
Quale immagine voglia tutelare, il Comune di Crotone, è difficile comprenderlo. Perchè ogni buon risultato viene inevitabilmente offuscato da comportamenti come questo, al limite della tolleranza anche se rivolto a personaggi e soggetti che non meritano alcuna considerazione (almeno per quanto riguarda i consiglieri comunali). L’amministrazione comunale rappresenta tutti, anche chi critica, e questo ritorno al passato che stiamo vivendo è un brutto segnale per un anno ancora all’inizio.
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