In queste ore concitate che anticipano l’approvazione della nuova manovra di bilancio, stanno uscendo fuori tanti emendamenti curiosi. Il più curioso di tutti è quello che riguarda l’equiparazione degli stipendi dei ministri: sia quelli eletti che quelli non eletti prenderanno la stessa cifra. Questo si traduce in un aumento di oltre 7 mila euro netti al mese per chi è stato piazzato dal governo di turno.
Non riusciamo a garantire un aumento dei salari, in Italia. Non riusciamo a trattenere personale qualificato, non fosse altro che anche i lavori non qualificati sono pagati meglio all’estero. Non siamo in grado di evitare chiusure e licenziamenti, nè di incentivare le assunzioni. Non abbiamo voluto neanche definire una retribuzione oraria fissa. Eppure, il governo presenta una norma per aumentare gli stipendi dei ministri. Che già prendono 5 mila euro circa.
Come si spiega tutto ciò? Come possiamo condividere o addirittura giustificare una norma del genere, considerando che la maggior parte dei lavoratori fa i salti mortali per campare con molto meno? Dopo l’aumento dei costi registrati nonostante i tagli al senato, adesso anche questa: uno spettacolo indecoroso che è un nuovo schiaffo per tutti.
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