In un mondo di per sè già problematico, sempre più stati “occidentalizzati” stanno perdendo il senno. Oggi pomeriggio è successo un mezzo putiferio in Corea del Sud, dove il capo di stato ha improvvisamente annunciato la legge marziale nel tentativo, di fatto, di prendere pieni poteri. Nel giro di poche ore, però, lo stesso parlamento ha votato contro la decisione del presidente: segno che quest’ultimo, evidentemente, non si era fatto bene i conti.
La Corea del Sud era per caso in stato di guerra? È stata attaccata e non lo sapevamo? È per caso messa a ferro e fuoco da rivolte e sommosse? Vi è un problema di ordine pubblico così grande da giustificare una presa di potere dei militari? La risposta ovviamente è no. Però, nel suo discorso televisivo, il capo di stato ha parlato apertamente di una necessità specifica: quella di “difendersi dai comunisti del nord“.
Ah, questi maledetti comunisti, ancora oggi nel 2024 intimoriscono gli stati di mezzo mondo… o forse sono solo una scusa? Stiamo fornendo miliardi in armi all’Ucraina, stiamo fornendo miliardi in aiuti militari (oltre alla totale impunità) ad Israele, perché non aprire un nuovo fronte dall’altra parte del mondo? Potremmo sempre fornire qualche altro miliardo di aiuti alla Corea del Sud.
La situazione è ancora poco chiara, ma c’è tanto silenzio attorno ad un azzardo che pare essere incredibilmente surreale per essere frutto del caso, o dell’ego di un presidente sempre meno popolare. È stato un tentativo di golpe? Lo sapremo tra qualche giorno, verosimilmente, anche se i toni del presidente (che già parla delle opposizione come se fossero in combutta con la Corea del Nord) lasciano intravedere un movente politico, rispetto a quello della sicurezza nazionale.
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