Le questioni personali sono spesso spinose e complicate, e non bisogna commentarle alla leggera. Anche quando riguardano una figura pubblica e di rilievo come il (purtroppo) ministro della cultura Sangiuliano, che pare essersi fatto fregare in piena regola dalla “bella” bionda di turno.

Ora, sicuramente c’è ancora tanto da scoprire, perchè la vicenda della fantomatica nomina con conseguenti ripercussioni ed accuse incrociate lascia intendere un trascorso ben diverso da quello di natura politica. Quindi delle due l’una: o il ministro si è lasciato trasportare un po’ troppo, o c’ha creduto per davvero.

La questione più grave, a mio avviso, non è questa. Perchè la “sbandata” è roba di mondo, ed anche il governo della famiglia tradizionale ha perso, strada facendo, questo mantra. E lo ha perso tra corna e tradimenti, tra allusioni sessiste e conflitti di interesse.

Ad essere grave è la leggerezza della nomina. Ad essere grave è che una signora qualunque possa ottenere qualcosa di rilevante a livello nazionale solo perchè entrata nelle grazie di un ministro. Ad essere grave è il fatto che la tanto sbandierata “meritocrazia” è sostituita non da una tangente milionaria, non da una corruzione materialista, ma da una semplice scopata (si spera almeno per il ministro).

Una scopata. Una roba da nulla, che ha un valore effimero, che vale solo ed esclusivamente per quel poco che dura, e solo ed esclusivamente per chi vede coinvolti. È questo il valore di una carica pubblica? Questo il valore che si da al ruolo ricoperto? Basta così poco per “corrompere” un pezzo dello Stato?

Evidentemente, si. L’arrivismo (ingiustificabile) della signora in questione non può giustificare la leggerezza di Sangiuliano, che ha spalancato le porte del suo mondo ad una persona altrimenti totalmente estranea. È questo, ad essere grave: una scavallamento di tutto e tutti, con promesse di nomine e lavori, con viaggi e spostamenti pagati (da chi non importa).

Nei prossimi giorni ne sapremo sicuramente di più, ma è difficile credere che Sangiuliano resti al suo posto nonostante le rassicurazioni. Se dura un’altra settimana sarà già assai più di quanto non meriti.

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