Oggi pomeriggio ho avuto la malsana idea di prendere la macchina per spostarmi un’oretta dopo il lavoro. Nell’arco di poche centinaia di metri, mi sono imbattuto in diversi incidenti stradali, quasi tutti tamponamenti nei pressi di rotonde. Perchè se da una parte si gira senza mettere la freccia, dall’altra si corre un po’ troppo, e poi è sempre colpa dell’altro…
Avrei voluto parlarvi di questo abominio che è l’estate, quando un crotonese tranquillo deve sorbirsi il traffico di tanti sclerati – ça va sans dire – che portano tutto lo stress accumulato in un anno di lavoro chissà dove sulle quattro strade in croce che abbiamo. Tutti pronti ad affollare sempree i soliti posti, con consuete code chilometriche che trasformano una giornata al mare in almeno due ore di traffico. Ma no. Ve ne dico un’altra.
In serata, passeggiando sul nuovo tratto di lungomare dopo il cimitero, ci siamo trovati di fronte ad un ulteriore incidente, il quinto che ho visto in una sola giornata. L’ambulanza arriva con difficoltà sul posto (per le code di cui sopra: non sia mai che si spostano) seguita da Carabinieri e Polizia. Capiamo che la cosa è seria.
Un capannello di persone circonda il luogo del misfatto. Il traffico è bloccato con l’ambulanza che taglia la strada. C’è un’auto con la portiera destra (lato passeggero) danneggiata, finestrino e specchietto rotto. A terra c’è una di quelle stramaledette bici elettriche: la dinamica del sinistro è ovvia, e le forze dell’ordine cercano di portare calma.
Ma, sorprendentemente, il parere dei presenti pare essere unanime: la “colpa” dell’incidente non sarebbe da attribuire al giovane ciclista (che magari ha cercato di superare il traffico sorpassando a destra) ne all’incauto automobilista (che magari si è immesso sulla strada con poca attenzione, non pensando ad un soprasso a destra). La colpa sarebbe tutta del marciapiede.
Perché prima dei lavori li c’era strada, ed era abbastanza largo. Ora invece c’è il marciapiede, la carreggiata è ridotta e dunque, di conseguenza, più pericolosa. Una ricostruzione incredibilmente falsa, strumentale, tendenziosa, fuori dalla realtà e da ogni criterio logico… da aver trovato il consenso di molti, li presenti, che anzichè pensare alla guida incauta di tizio o caio avevano iniziato a prendersela con il Comune.
È sempre colpa di qualcun altro. Anche di un marciapiede.
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