Questa mattina ci siamo svegliati con la brutta notizia dell’incendio dell’autovettura di un noto imprenditore del posto. Imprenditore che, oltre ad essere proprietario di un ristorante (dopo un passato nel commercio) è anche direttore di un’emittente televisiva, nonchè “consigliere” del governatore Occhiuto.
Chissà perchè, però, l’incendio del mezzo – fatto deprecabile – è stato collegato subito e solo all’attività editoriale. Certo, si tratta di un’auto aziendale (pur senza loghi o marchi sopra), parcheggiata in un posto auto gratuito che l’emittente si è garantito proprio vicino alla sede. Auto che, a detta dei collaboratori, sarebbe usata da giornalisti e tecnici.
Le voci in città si rincorrono, e come al solito i sospetti sono ben lontani dall’ambito giornalistico. Nel mentre piovono comunicati di solidarietà da tutti i fronti: c’è chi parla di un “attacco politico” per l’impegno in Forza Italia, chi di una “ritorsione” di natura economica, chi di un attacco “ad personam”. Anche nella difesa non c’è certezza.
Quel che è certo, oltre al brutto gesto, è che Video Calabria (e sue discendenti) non pesta i piedi proprio a nessuno. E che semmai, la natura del gesto è in una qualche “rivalità” aziendale o personale. Vai a saperlo…
Un caso del tutto simile a quello già visto, qualche anno fa, del taglio delle gomme all’auto di un giornalista. Sempre senza nulla togliere al brutto gesto, ma certe volte bisognerebbe aspettare prima di affrettarsi in qualche comunicato.
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