È stata una giornata di attesa, ed alla fine non si è ottenuto niente di nuovo. Come al solito, dirà qualcuno. Ma tant’è. Perchè c’era particolare attesa sulla conferenza dei servizi di oggi a Roma, ma alla fine è stata una mera cornice dove ognuno ha semplicemente ribadito le proprie posizioni.
Iniziamo dallo stringato comunicato del primo cittadino, che ha ripetuto ancora una volta di non voler accettare “una bonifica al ribasso” nè di voler cedere sul trasferimento dei rifiuti, che devono essere portati fuori regione. Nel comunicato però Voce ammette che le scorie dell’ex Pertusola saranno tombate, come vado ripetendo da mesi in quanto questo prevede quel benedetto Pob 2 trattandosi di materiali non smaltibili altrimenti.
Allo stesso tempo, però, Voce è stretto da più lati. Da una parte ovviamente c’è Eni Rewind, che non è una società benefica nè caritatevole, e non è neppure una santa. Dall’altra c’è il commissario straordinario, che produce tanti fumosi comunicati per addolcire la pillola, ma alla fine sa essere assai diretto ed esplicito quando chiede di superare le ideologie per far partire i lavori.
E poi, si aggiunge anche la spinta di un “comitato” composto da ambientalisti ed elettori del sindaco e nato solo in queste settimane, al quale chiedono direttamente conto. Gli stessi azzardano improbabili costituzioni in giudizio, forse più per alimentare lo scontro o per dare “una base” al sindaco in sede di contrattazione. Come a dire, noi ci siamo, ma fai la tua parte.
In tutto questo casino, l’unica cosa degna di nota è la candida ammissione in sordina del tombamento perenne e definitivo delle scorie al di sotto dell’ex area industriale della Pertusola Sud. Giusto per ricordare che la polemica riguarda degli scarti industriali e dei rifiuti speciali e pericolosi, molti dei quali contenenti anche amianto.
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