Oggi ho avuto il piacere di passare una lunga giornata a Villa Margherita, in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Giornata contraddistinta dall’elevato numero di visitatori, che sinceramente non mi aspettavo, tutti ben contenti di passare qualche ora sostanzialmente all’aperto.
Il bello di Villa Margherita – oggi sede degli uffici ARSAA ed ARSAC – è sopratutto il grande parco che la circonda, nel quale è un piacere perdersi anche solo con lo sguardo. Ma non solo: la tenuta, la mostra fotografica all’interno e la particolare cappella rendono l’ambiente incredibilmente suggestivo.
Al netto di tutto, va dato atto agli organizzatori del Fai di aver messo a segno un altro importante traguardo. Dopo Torre Scifo ecco un altro gioiello del territorio che generalmente non è accessibile a tutti, e che dunque è doppiamente importante conoscere e visitare. Perché, in certo senso, la nostra storia recente passa anche da qui.
Gli studenti, poi, sono stati particolarmente bravi. Non solo hanno resistito all’elevato numero di persone (al quale ripetere sostanzialmente sempre le stesse cose) ma hanno anche fornito informazioni accurate sulla tenuta e sulla famiglia che l’ha abitata.
Il FAI si dimostra sempre più uno strumento necessario per la valorizzazione del territorio. E lo è sin dalla sua prima comparsa nel crotonese, oltre 10 anni fa: solo che ora lo è sempre di più, e la speranza è quella che continui su questa strada contribuendo alla conoscenza dei tanti luoghi vicini ed irraggiungibili da cui siamo circondati.
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