Questo pomeriggio la Corte di Cassazione ha messo nero su bianco una sentenza pericolosa, che di fatto riabilita parzialmente il saluto romano. La notizia è stata subito ripresa dai principali quotidiani nazionali e rappresenta un mero atto di revisionismo.

In buona sostanza, il procuratore generale ha affermato che il saluto fascista è reato, ma non quando effettuato a “scopo commemorativo”. Si tratta di una stortura palese ed enorme, dato che tutte le attività dei partiti di estrema destra sono commemorative: di recente si è parlato di Acca Larentia, che per l’appunto è una commemorazione.

Non ci sarebbe pericolo, dunque, quando si parla di “commemorazioni di quattro nostalgici davanti a qualche tomba“, per usare le stesse parole del pg. Resta dunque incomprensibile quale sia il criterio di turbamento dell’ordine pubblico evocato, perché in questo modo, di fatto, per essere riconosciuto come reato il saluto romano deve essere accompagnato da sassaiole e sommosse.

Non possiamo far altro che ingoiare questo ennesimo boccone amaro, che riabilita comportamenti che – al contrario – andrebbero stigmatizzati. Ed invece…

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