Questa mattina mi sono recato ad un colloquio di lavoro presso un negozio in città. Mi ero candidato diversi mesi fa, e alla richiesta di un incontro ho accettato di buon grado di farci un salto, anche solo per vedere cosa proponessero.

Ve lo scrivo qui, chiaro chiaro: 6 giorni su 7 con riposo infrasettimanale (vietato sabato o domenica), turni di 8 ore continuati o spezzati in base alle necessità. 15 giorni di ferie all’anno. Richiesta la massima flessibilità, e dunque a lavorare di più nei periodi di punta per recuperare poi i giorni di riposo nei periodi più tranquilli.

Contratto di ingresso come stagista/tirocinante, e dunque specificatamente senza alcun versamento di contributi, nè 13a o 14a. Stipendio? 800€ al mese.

All’età che mi ritrovo certe proposte mi risultano un po’ come una presa in giro, ma sono ben consapevole che questa è la realtà locale, ed anzi, parliamo addirittura di un’offerta tutto sommato decente: ci sono attività commerciali che danno molto meno.

Resta però il nodo della questione: è uno stipendio giusto? Non c’è nulla di illegale in questa proposta, a norma di legge vigenti. Io vi chiedo: 800 euro per 48 ore di lavoro settimanali è uno stipendio giusto?

In questi giorni si parla tanto di lavoro povero, di salario minimo, di adeguamenti economici. In vita mia di esempi ne ho visti tanti, e ne potrei fare ancora. Ma anziché andare a migliorare, la situazione per noi lavoratori va peggiorando. Perché una volta che ne prendi 800, non salirai mai a 1000, giusto per intenderci: più che un lavoro in prospettiva, è una trappola a lungo termine.

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