Anche a Crotone i distributori di carburante si sono adeguati esponendo i famigerati cartelli con i prezzi medi di benzina, diesel e gpl. Una normativa nazionale che, come ricorderete, è stata molto contestata dal comparto poiché ritenuta non risolutiva del problema, che è e resta il caro-carburante.
Al governo hanno fatto spallucce. Se ben ricorderete, tanto la Meloni quanto Salvini, nelle loro innumerevoli campagne elettorali, hanno sempre asserito di voler ridurre (o addirittura eliminare) le accise, ma ora che sono al comando si guardano bene dal farlo. La loro soluzione è un cartello con dei prezzi medi, che a nulla serve se non a dire che qualcosa si è fatta.
Volendo spezzare una lancia a loro favore: le accise garantiscono un gettito fiscale non indifferente alle casse dello Stato. Parliamo di miliardi di euro sicuri. Vai a rinunciarci.
E quindi, quale che sia il problema, oramai è diventato stabile il prezzo che vedete. Non si torna più indietro, e dal 2010 (mio personale anno di riferimento, quando iniziai a guidare regolarmente) il prezzo dei carburanti è costantemente salito senza mai più tornare ai livelli precedenti.
Ogni soluzione proposta è solo uno specchietto per le allodole. Il prezzo medio esposto è una paraculata statale, così come i paventati “bonus” per gli automobilisti. Cazzate. Fregature. Perché questi prezzi non si abbasseranno più, e fondamentalmente nessuno può farci niente: è la legge del mercato capitalista.
Non è da escludere un prossimo ribasso per far scendere il prezzo sotto la soglia “psicologica” dei 2 euro. Ma prima o poi ci arriveremo. La supereremo. E ci abitueremo.
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