La questione dello sciopero dei benzinai sta assumendo dei contorni grotteschi ed al limite della razionalità. Nelle ultime ore lo sciopero è stato confermato nonostante le aperture del Governo, che ha ridotto le sanzioni previste per i gestori che non mostreranno il prezzo medio regionale del prezioso liquido.
I gestorì però chiedono di evitare questa indicazione, visto che indurrà in sicura confusione gli automobilisti: il prezzo medio sarà certamente inferiore al prezzo erogato, e per questo potrebbe indurre in errore anche i più attenti. La loro proposta è di inserire un link all’Osservaprezzi Carburante senza esporre ulteriori prezzi.
In questo casino, è tutta da ridere (per non piangere) la nota diffusa da Assoutenti, che invita i cittadini ad un controsciopero contro i gestori degli impianti di benzina. Ecco i brillanti “piani” elaborati dall’associazione: non fare benzina per qualche giorno, preferire il self-service e pagare con la carta anziché con i contati.
Perché dare spazio ad una pagliacciata del genere? Perché dare risalto a dei commenti talmente bassi, idioti, ridicoli, quasi volgari… che controscioperò sarebbe questo? Questa semmai è la quotidianità di migliaia di italiani che ogni giorno si comportano esattamente così, non è certo una ripicca o altro.
Ma ad Assoutenti forse non lo sanno, e foraggiano una intestina lotta di classe (mettendo contro consumatori e gestori) al fine di trarne chissà che cosa appoggiando le posizioni del governo. Atteggiamento subdolo che conosciamo bene, essendo alla base di tante “associazioni” del genere.
Vale la pena ribadire che i gestori, in questo caso, hanno ragione. Il prezzo è aumentato solo perché il governo ha rimosso il taglio delle accise. Ed ora cerca di scaricare le sue responsabilità su chi lavora. Come sempre.
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