Oggi ho dedicato la giornata a completare alcune letture che avevo avviato nei giorni scorsi, prima di iniziare il mio nuovo lavoro. Adesso che ho due impieghi part-time in sostanza lavoro a tempo pieno (ed oltre), ed i primi giorni sono sempre di rodaggio, per capire cosa si riesce a fare o meno.
Negli ultimi anni ho notato un progressivo interesse verso la narrativa, discostandomi così dalla lettura esclusiva di saggi e di attualità. Ora che i ritagli di tempo per leggere – ma anche per scrivere – sono sempre più piccoli, questo genere di letture riesce ad incastrarsi congenialmente nel mio poco tempo libero.
E, devo ammettere, avere un amico libraio aiuta. Qualche giorno fa ho fatto un po’ di scorta di libri, dove oramai il libraio – nonché mio vecchio amico – conosce i miei gusti e sa cosa mi interessa. Ed ecco che mi ha consigliato diversi volumi, oltre a quelli che cercavo appositamente. Ho preso quasi tutto ad occhi chiusi.
Oggi, finiti alcuni testi lasciati in sospeso, ho letto uno dei libri consigliati: Uomini e topi, di Steinbeck. Una lettura leggera, veloce, che richiede poche ore. Ma una lettura intensa, un racconto vivido, una sceneggiatura immersiva. Il tutto racchiuso in un libro che non avrei mai acquistato se fossi entrato per le mie cose.
Per qualche altra settimana avrò da che leggere, in attesa di fare un nuovo “carico” con l’anno nuovo. E nonostante la preoccupazione per il distacco dall’attualità (non leggo praticamente più quotidiani, men che meno online) non posso che ritenermi soddisfatto.
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