Dopo giornate miti e temperature ben al di sopra della media, è in corso un’allerta meteo che coinvolge l’intera parte meridionale del belpaese. Da giorni sentiamo ripetere di questo peggioramento, che tuttavia pare un po’ più “cattivo” di quanto previsto.
Non dovremmo stupirci. Appena pochi giorni fa, commentando il caldo anomalo di questo novembre, avevo scritto che queste temperature altro non avrebbero portato che a fenomeni a tratti pericolosi. Non è magia, e neppure allarmismo: è un dato di fatto.
A questo punto però vorrei soffermarmi più che altro su un aspetto “visivo” del maltempo, che è destinato a proseguire anche nei prossimi giorni (si spera senza danni). Per capire di cosa parlo, basta guardare un semplice radar meteo come Windy.
Noterete subito un grosso vortice colorato che sovrasta quasi l’intero Mediterraneo centrale. Solo la presenza di lembi di terra impedisce a questo vortice di diventare un uragano – inteso all’americana maniera – ma ciò comunque non basta a contenere i forti venti, oramai periodicamente in grado di raggiungere (ed in alcuni casi superare) i 100 chilometri orari.
Certe immagini mi impressionano, perché di fatto ci troviamo nel mezzo di una tempesta di proporzioni enormi. Tempesta che potrebbe ripresentarsi in futuro, con conseguenze inaspettate.
I vortici – che esistono sia in aria che in mare – non sono una novità, e sono ben documentati almeno da una decina d’anni. Non sono un fenomeno nuovo. Tuttavia, sembrano essere sempre più portatori di disastri e calamità, sempre un po’ più violenti.
Anche in questo caso, non resta che annotare il tutto e vedere come andrà, nella speranza che non si registri l’ennesima alluvione in città.
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