Ad ogni tornata elettorale c’è qualche signor nessuno che si affaccia nella lista dei candidati, e prova a prendere un posto in politica o anche solo un po’ di notorietà. E per farlo sono necessarie affermazioni ad effetto, spesso studiate a tavolino ma altrettanto spesso sparate letteralmente a caso.
Non si sa in quale categoria collocare tale “presidente del movimento Noi Meridionali“, che questa mattina ha deciso di affidare quattro righe alla stampa nelle quali sostanzialmente non dice nulla. E credetemi: quattro righe per non dire non sono così semplici da scrivere. Provare per credere.
In soldoni, viene espresso un endorsement per la Lega di Matteo Salvini, un tentativo (si direbbe) di veicolare i voti dei sostenitori dello sconosciuto movimento – uno dei tanti, nel fitto mondo del meridionaliso gridazzaro – verso la Lega, considerata unica forza politica in grado di far riprendere la Calabria.
Aldilà delle posizioni politiche – lecite, per carità – mi ha colpito il modo in cui tale presidente ha aperto la sua mail. Ossia con la frase: “Il filosofo Marx poneva l’economia al di sopra di tutto“. Affermazione degna non tanto dell’elettore medio leghista, ma di uno studente che si prepara all’interrogazione cercando qualcosa su Google.
Semmai per il “filosofo Marx” l’economia è la struttura che determina la vita sociale del popolo, e tutto ciò che ne derivava (famiglia, istruzione, classe ecc.) dipendono direttamente dalla condizione economica. L’economia dunque non era posta “al di sopra di tutto”, bensì imposta dall’assetto capitalistico.
L’economia dunque era un problema che Marx affrontava approfonditamente (vedasi le numerose pubblicazioni oltre al Capitale) alla ricerca di una soluzione, che ad oggi non abbiamo trovato: sarebbe il caso di informare il signore in questione che ancora oggi la vita delle persone è sottomessa alla condizione economica, è dominata dal possesso o meno di denaro. Questo al di là di ogni fregnaccia idealistica che si possa riassumere in quattro righe.
Infine, perché proprio la citazione di Marx? La quasi totalità dei filosofi del ‘900 (ma anche artisti, politici, giornalisti, sportivi ecc.) esprime un parare sulla condizione economica della società, e idealizza soluzioni per migliorare la vita delle persone garantendo loro diritti anzichè precluderglieli. Perché scomodare proprio Marx, mettendo nero su bianco tra l’altro una castroneria?
Ah già: parliamo di uno che chiede di votare per la Lega.
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